Ostia. Uccisa a coltellate accanto al proprio scooter

OSTIA (ROMA) – Alessandra Iacullo, la trentenne uccisa la notte scorsa, è stata ritrovata da alcuni passanti in una pozza di sangue accanto al proprio scooter, in via Riserva di pantano, una strada che collega Dragona a Ostia.

Inizialmente i soccorritori hanno pensato che la giovane avesse avuto un incidente con il motorino. Solo le verifiche compiute successivamente dai medici dell’ospedale Grassi hanno escluso l’ipotesi dell’incidente e accertato, invece, che era stata raggiunta da più coltellate. In particolare, sul corpo è stata ritrovata una importante ferita alla gola. Gli agenti della squadra mobile stanno cercando di capire dove e con chi ha trascorso la serata la ragazza, che risiedeva in località Dragona.

Si è scoperto che la giovane donna non era nuova a violenze. Infatti,   negli ultimi 8 anni, ovvero dal 2005 al 2013, si è recata ben 5 volte  al pronto soccorso dell’ospedale Grassi e in almeno due casi  il referto medico riporta  trauma cranico. Ferite che la Iacullo spiegò come incidenti stradali o domestici. L’ultima volta che la donna si è ricolta al pronto soccorso risale al 15 marzo scorso per una «riferita» caduta mentre era alla guidadel suo scooter. In un altri casi si è fatta medicare ferite ad un piede, su cui le sarebbe caduta una batteria, e poi escoriazioni sulle mani. Inoltre, a quanto si apprende sempre da fonti sanitarie, la ragazza in passato è stata ricoverata tre volte nel reparto di psichiatria del nosocomio del litorale per motivi legati ad una depressione.

Nel frattempo la procura informa che domani si svolgerà l’autopsia ed è stato disposto l’esame autoptico per chiarire l’orario della morte e l’esatta natura delle ferite. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal sostituto Paola Filippi.

 

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