Stilisti Dolce e Gabbana condannati a 1 anno e 8 mesi per omessa dichiarazione dei redditi

MILANO – Il giudice monocratico del Tribunale di Milano, Antonella Brambilla, ha condannato gli stilisti Domenico Dolce e Stefano gabbana a un anno e otto mesi di reclusione per omessa dichiarazione dei redditi.

In relazione alla presunta evasione fiscale da quasi un miliardo di euro, la Procura di Milano, rappresentata dai Pm Gaetano Ruta e Laura Pedio, aveva chiesto la condanna di Domenico Dolce e Stefano Gabbana a due anni e mezzo di reclusione.

Il giudice ha inoltre stabilito per gli imputati una provvisionale di 500mila euro da versare all’Agenzia delle Entrate, mentre, oltre a concedere le attenuanti generiche, ha assolto nel merito gli stilisti dal reato di dichiarazione infedele, accogliendo così almeno in parte la richiesta degli avvocati difensori Massimo Dinoia e Fortunato Taglioretti. Per quel reato anche la Procura aveva chiesto il proscioglimento per l’intervenuta prescrizione, scattata nell’aprile scorso.

Per quanto riguarda gli altri cinque imputati, l’unica che è stata assolta è stata la presunta «prestanome» Antoine Noella. Venti mesi sono stati comminati al noto fiscalista Luciano Patelli, per cui i pubblici ministeri avevano chiesto una condanna a tre anni definendolo «istigatore del piano illecito» per il ruolo di consulente svolto per il gruppo di moda nell’operazione finanziaria costruita attorno alla società lussemburghese ‘Gadò per ottenere importanti quanto illeciti «risparmi fiscali». I manager Alfonso Dolce (fratello dello stilista), Cristina Ruella e Giuseppe Minoni sono stati condannati a 1 anno e 4 mesi. Il giudice ha disposto infine la sospensione condizionale della pena per tutti gli imputati.  L’avvocato Dinoia ha annunciato, una volta studiato il dispositivo, l’intenzione di ricorrere in appello.

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