Usura. Tassi fino al 300%. Arrestato funzionario di banca

VITERBO –  Prestavano soldi «a strozzo» applicando interessi fino al 300% su base annua. Un funzionario di banca di un istituto di credito locale e un pregiudicato sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Viterbo, diretti da Fabio Zampaglione, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per usura aggravata, estorsione ed esercizio abusivo della professione di intermediatore finanziario.

Il blitz, ancora in corso con alcune perquisizioni, fa seguito a un’inchiesta che già ai primi di marzo aveva portato all’individuazione di un giro di «cravattari»: vittime designate, commercianti e imprenditori della zona in crisi di liquidità.

Gli investigatori hanno accertato il «pieno coinvolgimento» del funzionario nella gestione dei prestiti: approfittando del suo ruolo, avvicinava le persone in difficoltà economiche, ne controllava le posizioni, trasmetteva informazioni riservate al suo complice e selezionava con lui i soggetti più vulnerabili. Il funzionario aveva un ruolo attivo anche nel recupero dei crediti: partecipava con il «compare» a incontri con le vittime e, nei casi più complicati, non esitava a ricorrere a minacce non troppo velate nei confronti di chi era in ritardo con i pagamenti. Particolare il caso di un commerciante, vittima di estorsione: in attesa di estinguere il debito, in due occasioni è stato costretto a versare 7mila e 10mila euro in contanti.
Non solo: aveva dovuto anche firmare il preliminare di vendita di una villa da centinaia di milioni in una nota località turistica, preliminare che i due arrestati avrebbero registrato, impossessandosi dell’immobile, laddove non fossero rientrati in possesso dei 60mila euro più interessi dati in prestito.  I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in questura alle 11.

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