Suicidi della crisi. E’ morto l’imprenditore che si era dato fuoco a Catania

CATANIA – È morto, dopo due giorni di agonia, l’imprenditore pensionato Emilio Rapisarda di 61 anni che martedì si è dato fuoco ad Aci Castello, nei pressi di Catania, per non meglio precisati problemi economici e familiari.

Aveva riportato ustioni di secondo e terzo grado sull’85 per cento del corpo e le sue condizioni erano apparse subito gravissime dopo il ricovero al Cannizzaro. Rapisarda si era dato fuoco all’interno della propria auto, una Citroen, nei pressi del lido dei Ciclopi e del solarium La Scivola. I soccorritori lo avevano trovato sugli scogli dove forse si era diretto nel tentativo di domare le fiamme, oppure per porre fine con uno schianto alla propria agonia.

In un primo momento, si era pensato a un incendio sviluppatosi in maniera accidentale o in seguito a un incidente stradale. Il ritrovamento poi di un bigliettino dell’imprenditore ha reso il quadro meno nebuloso. Durante le operazioni di soccorso, l’autobotte dei Vigili del fuoco del distaccamento di Acireale, a causa di una improvvisa frenata di uno dei veicoli che la precedevano si era andata a schiantare contro un muretto della strada Statale 114, nei pressi dell’ingresso del consorzio Casalotto. Nel violento impatto, un vigile si era ferito in maniera non grave a una gamba e a una mano, dopo essere rimasto incastrato nella cabina dell’autobotte.

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