NAPOLI – Un operaio di una ditta di pulizie è morto mentre si trovava al lavoro nello stabilimento Fiat di Pomigliano. Secondo le prime fonti sindacali, l’uomo sarebbe caduto in una vasca di cataforesi in disuso, all’interno di un’area dismessa nel reparto verniciatura. Le rappresentanze sindacali aziendali, Fim, Uilm, Fismic e Ugl hanno dichiarato due ore di sciopero tra le 15 e le 17.
Immediata la reazione della Fiom Cgil. “In Fiat, nei pochi casi in cui gli stabilimenti lavorano, accadono infortuni inquietanti”, ha detto Michele De Palma, Coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del Gruppo Fiat. “Oggi a Pomigliano un lavoratore delle ditte di pulizie è stato trovato morto nell’area della cataforesi, la vasca in cui si immergono le scocche delle autovetture. Nell’esprimere la vicinanza della Fiom tutta alla famiglia del lavoratore e ai suoi colleghi, – continua la nota di De Palma – ricordiamo che non si tratta di un incidente isolato. Infatti, pochi mesi fa, un altro lavoratore è rimasto vittima di un grave infortunio alla pressa alla Fma di Avellino e alla Ferrari di Maranello, nei giorni scorsi, un lavoratore ha tentato il suicidio in fabbrica ed è vivo grazie all’intervento tempestivo dei suoi colleghi.”
“Mentre tutti spiegano che la Fiat è il modello ideale di fabbrica, gli infortuni gravi aumentano, mentre i tabelloni degli stabilimenti continuano a raccontare che nei suoi stabilimenti, non avvengono infortuni.” “La Fiom, – ha concluso il sindacalista – nel proclamare lo sciopero le cui modalità verranno decise dalla struttura territoriale, chiede: che si tenga subito un’assemblea a Pomigliano; un incontro urgente con la direzione aziendale; ribadisce la necessità che le Istituzioni istituiscano una commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Fiat.”