ROMA – Garantire la tutela del diritto alla salute dei detenuti stranieri reclusi a Regina Coeli, attraverso il potenziamento e lo sviluppo di politiche di mediazione sociale, linguistica e dialogo interculturale, promuovendo la messa a sistema di un servizio sperimentale di integrazione socio-sanitaria e di mediazione interculturale.
Sono questi gli obiettivi del progetto pilota ME.D.I.A.RE. (MEdiazione per i Diritti di Integrazione e di salute Agiti a favore dei detenuti stranieri di REgina Coeli) – fortemente voluta dal Garante dei detenuti del Lazio – presentato al Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi. «Nel Lazio – ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – la presenza di reclusi stranieri è intorno al 37%, con punte di oltre il 60% proprio a Regina Coeli. Nello storico carcere romano, la situazione degli stranieri presenta elevate criticità legate all’emarginazione che raggiunge picchi allarmanti proprio nell’ambito della tutela della salute. L’assenza di un servizio di mediazione interculturale nell’ambito della medicina generale e specialistica (tossicodipendenze, malattie croniche e infettive) e nella valutazione dello stato di salute dei nuovi ingressi, la mancata conoscenza della lingua italiana, costituiscono un forte impedimento alle regolari attività di assistenza sanitaria e all’attuazione della Carta dei Servizi prevista dalla Legge 230/99. Per questi motivi abbiamo incoraggiato un lavoro molto innovativo che coinvolge importanti istituzioni pubbliche e autorevoli realtà del mondo dell’immigrazione, del carcere e della sanità; una esperienza che ci auguriamo potrà essere estesa a tutti gli Istituti Penitenziari». Alle criticità evidenziate dal Garante, il progetto ME.D.I.A.RE. risponde proponendo un approccio multidisciplinare attraverso una collaborazione in Rete fra servizi pubblici ed esperienze del settore dell’immigrazione, del carcere e della sanità in cui la Coop. Sociale Auxilium è il soggetto capofila, ma un ruolo strategico è giocato dalla Asl RM/A, dal carcere di Regina Coeli e dal Forum Nazionale per il diritto alla salute in carcere. ME.D.I.A.RE intende garantire il reale accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza a un target vulnerabile come i detenuti stranieri e per questo ha implementato una Rete territoriale strutturata che coinvolge, oltre al Garante dei detenuti anche il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Lazio, la Comunità di Sant’Egidio, l’Università “La Sapienza” di Roma – Dipartimento di Storia, Culture, Religioni e l’Associazione di mediatori interculturali MEDeA.