Morti sul lavoro. Riaccendere i riflettori sull’Umbra Olii

 

ROMA – Il 25 Novembre 2006, esplose l’oleificio Umbria Olii di Campello sul Clitunno, dove morirono carbonizzati 4 operai: Tullio Mottini, 46 anni, Giuseppe Coletti, 48 anni, Vladimir Todhe, 43 anni, e Maurizio Manili, 42 anni.  Il 13 Dicembre 2011 è stata emessa la sentenza di primo grado, che ha condannato a 7 anni e 6 mesi, l’ex amministratore delegato della Umbria Olii Giorgio Del Papa.

E’ stato un processo lunghissimo, durato ben 5 anni, dove Del Papa ha ricusato più volte i giudici, denunciato i periti che avevano redatto una perizia a lui aversa e l’assicurazione Unipol che aveva liquidato i 4 operai morti, assolvendoli da qualsiasi responsabilità.

Non contento, aveva chiesto  persino 35 milioni di euro di risarcimento ai familiari delle vittime.

Il 25 Ottobre 2013 è iniziato nel Tribunale di Perugia, il processo di appello per la strage della Umbria Olii e salvo colpi di scena l’8 Novembre 2013 ci dovrebbe essere la sentenza di appello. Purtroppo il condizionale è d’obbligo, visto che la difesa di Del Papa chiese una nuova perizia, perchè l’intento sarebbe stato quello di scaricare la responsabilità sull’unico sopravvissuto della strage, cioè Klaudio Demiri che era alla guida della grù.

Si attende l’8 novembre, giorno in cui i giudici ci sarà il pronunciamento dei giudici di secondo grado.

 

SCARICA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO (disponibile fino al 2 novembre)

 

 

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