Terra dei fuochi, appello di Card. Sepe alle Istituzioni: “Fate presto, non abbassiamo la guardia”

ROMA – Un nuovo appello arriva alle istituzioni per sollecitare interventi risolutivi nella Terra dei Fuochi, tristemente nota alle cronache di questo Paese per via dei roghi dei rifiuti, sversati dalla criminalità organizzata in quest’area compresa tra Napoli e Caserta. In una lettera a firma del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale campana, e dei vescovi delle diocesi della ‘Terra dei fuochi’ si chiede, ancora una volta, di non abbassare la guardia.

“Esprimiamo preoccupazione e dolore per il dramma che stanno vivendo tante famiglie e tante comunità di quella parte del territorio campano, tristemente definita come Terra dei fuochi”, scrivono i firmatari dell’appello. “Fate presto – aggiungono – sentiamo il dovere di dire a quanti hanno ruolo, responsabilità e autorità di intervenire e decidere per frenare il dilagare di timore, di paura e di mali”. I prelati campani denunciano “un vero dramma umanitario, anche per il tasso di patologie tumorali che, secondo alcuni, è più alto che in altre parti d’Italia”. “Troppi – prosegue la missiva – stanno pagando, sulla propria pelle, l’arroganza, la prepotenza, l’inciviltà, l’avidità e la stupidaggine di criminali che, senza avere pietà neppure per i propri figli e i propri familiari, non hanno esitato a vendere la propria terra a persone disoneste quanto loro, violentandola e avvelenandolo con rifiuti altamente tossici e nocivi”. “Come Chiesa – chiariscono Sepe e i vescovi della ‘Terra dei fuochi’ – non abbiamo competenza per dare suggerimenti e indicazioni, ma nella nostra azione pastorale siamo pronti ad affiancare e a sostenere tutti gli uomini di buona volontà”. I firmatari dell’appello, infine, “nel rinnovare la più ferma condanna del tanto male provocato dalle forze del malaffare, esprimono profondi sentimenti di vicinanza e di sostegno alle tante famiglie colpite dalla incredibile tragedia provocata a una parte del territorio regionale ed auspicano che il percorso avviato dalle istituzioni pubbliche possa proseguire rapidamente ed efficacemente, affinché torni serenità nelle comunità coinvolte”, concludono Sepe e i vescovi. A sottoscrivere quanto scritto nell’appello anche Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia: “La politica faccia la sua parte con l’urgenza che il dramma della Terra dei fuochi impone. L’appello della chiesa campana va raccolto e fatto proprio dalle istituzioni, come Commissione Antimafia abbiamo lavorato per migliorare il decreto del governo e ora si deve avviare un percorso serio di bonifica del territorio e di ripristino della legalità, contrastando i fenomeni criminali che sull’intera filiera dello smaltimento dei rifiuti hanno fatto affari lucrosi a danno della salute dei cittadini e della qualità dell’ambiente”. Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva chiesto a Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, di non abbandonare “la fiducia nell’impegno delle istituzioni,  reso più coeso e credibile anche grazie alla partecipazione attiva della rete di comitati e singoli cittadini che non si contentano di denunciare i crimini subiti, ma sostengono con le loro iniziative le operazioni di monitoraggio e di bonifica dei siti”. 

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