Omicidio Fulli. L’assassino confessa

ROMA – Nella mattinata di oggi, le indagini per l’omicidio del parrucchiere ventottenne Daniele Fulli hanno subito una brusca accelerata. La polizia infatti ha fermato Andrea Troisio, trentaduenne tossicodipendente in cura, che ha confessato l’omicidio dopo qualche tentennamento. Il nome di Troisio ha attirato l’attenzione della polizia dopo che l’analisi dei tabulati telefonici ha portato alla luce diversi contatti tra lui e la vittima, facendo emergere una frequentazione fattasi piuttosto assidua negli ultimi tempi.

Tutta da chiarire ancora la dinamica dei fatti, anche se al momento sembra proprio che siano stati due colpi di punteruolo a risultare fatali per Daniele, punteruolo che però ancora non è stato rinvenuto. Pare infatti che l’assassino se ne sia liberato dettandolo nel Tevere. L’autopsia servirà a chiarire diversi punti oscuri. L’unica certezza finora sembra essere proprio quella dell’identità dell’omicida, visto che anche due testimoni riferiscono di aver visto i due uomini sulla pista ciclabile dove è stato successivamente rinvenuto il cadavere. Anche sul movente restano diversi punti oscuri da illuminare. La colluttazione che ha portato al ferimento a morte di Daniele infatti è stata quasi sicuramente originata da un diverbio. Ma le cause dello stesso sono ancora da capire. Due le piste più accreditate: quella di un diverbio passionale nato da disaccordi sulla gestione di una relazione sentimentale esistente tra i due uomini, e quella economica, con il sospetto che l’assassino abbia reagito male a un rifiuto del parrucchiere dopo una richiesta di denaro.  

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