Tav. Tribunale condanna i No Tav a risarcire la società Ltf

Leader No Tav e altri attivisti dovranno sborsare oltre 191mila euro

 

TORINO – La sezione di Susa del Tribunale di Torino si è pronunciata a favore della richiesta di risarcimento avanzata da Ltf, società responsabile della sezione transfrontaliera della Torino-Lione, nei confronti di alcuni esponenti del movimento No Tav, che nel 2010 ostacolarono le attività di sondaggio in località Traduerivi a Susa (Torino). Alcuni esponenti del movimento No Tav, tra cui il leader Alberto Perino, sono stati condannati in primo grado a risarcire Ltf di 191.966,29 euro a cui vanno aggiunte le spese legali.  A riferirlo la stessa Ltf, secondo cui «al di là del risarcimento economico» il pronunciamento del Tribunale «costituisce l’ennesimo riconoscimento da parte della giustizia italiana della legalità e correttezza delle procedure per un’opera prioritaria condivisa da Unione europea, Italia e Francia».  Oltre a Perino sono stati condannati al maxi risarcimento a Ltf, Loredana Bellone, sindaco di San Didero (Torino) e il suo vice, Giorgio Vair.  Per la vicenda, che risale a gennaio 2010, quando i No Tav occuparono alcuni terreni dell’autoporto di Susa, per impedire una tranche di sondaggi per la Torino Lione, Perino e altri attivisti No Tav Perino eran stati condannati a dicembre a Torino per invasione di terreni e ad ammende tra i 400 e gli 800 euro.

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