Rifiuti. Tonnellate di rifiuti pericolosi in ex cava casertano, disastro ambientale

NAPOLI – Sversati per 25 anni circa 200.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, senza alcuna protezione per le matrici ambientali coinvolte. Questo quanto risulta dalle indagini  riguardanti l’ex cava tufacea in località Masseria Monti del Comune di Maddaloni, nel casertano, oggi classificata come discarica incontrollata.

Risultato di questo svernamento illegale di rifiuti  di ogni genere è la contaminazione della falda acquifera. Può già ipotizzarsi il reato di disastro ambientale, spiega una nota della procura.

Le prime verifiche tecniche hanno consentito di accertare che l’avvenuta contaminazione antropica ha raggiunto la falda acquifera. Considerata la presenza nell’area di masserie abitate e di un’intensa attività agricola, sulla base di questo primo accertamento tecnico, può già ipotizzarsi il reato di disastro ambientale, spiega una nota della procura samaritana. È stata registrata inoltre la presenza di continue emissioni in atmosfera di gas provenienti da reazioni chimiche sotterranee, che comportano un notevole rilascio di fenoli e di benzene, come dimostrato anche da  analisi del 2009 condotte dall’Arpac, l’agenzia di tutela ambientale campana. Le indagini si sono avvalse, oltre che degli accertamenti dei tecnici, anche di indicazioni fornite da procedimenti archiviati e dichiarazioni di collaboratori di giustizia ‘storici’ e di politici e amministratori. Ora si cercano altre ex cave di tufo nel territorio riempite anche con rifiuti speciali ospedalieri. All’attenzione degli investigatori, una ex cava nel territorio di Valle di Maddaloni, attualmente utilizzata per un mercatino.

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