Sochi 2014. Sulla squadra italiana e ungherese cala lo spettro del terrorismo

ROMA – Continua a tenere banco il tema terrorismo per quanto riguarda le olimpiadi invernali che avranno luogo tra pochi giorni in Russia. Anche il comitato Olimpico italiano infatti ha ricevuto delle minacce terroristiche tramite lettere minatorie.

L’indiscrezione era trapelata nelle scorse ore ed è stata confermata anche dal CONI, tramite un comunicato nel quale si dice che il contenuto della mail pervenuta è stato trasmesso “alle autorità preposte alla sicurezza internazionale per il seguito di competenza”. Il comitato però, ha ritenuto necessario anche ribadire che c’è assoluta fiducia nelle misure di sicurezza approntate per l’occasione. Il comunicato infatti si chiude affermando che “il Comitato Olimpico Nazionale Italiano manifesta fiducia e serenità nelle misure di sicurezza che sono state garantite dagli Organizzatori al Cio, alle Federazioni Internazionali e ai Comitati Olimpici”.

Anche il Cio stesso ha invitato tutti a mantenre la calma, oltre a un atteggiamento di prudenza. E lo ha fatto attraverso le parole del capo ufficio stampa Emanuelle Moreau, che ha ammesso che ci sono stati dei comitati olimpici oggetto di minacce, ma ha anche ribadito che molto probabilmente l’azione non è opera di organizzazioni terroristiche. “Si tratta molto probabilmente di un messaggio aleatorio mandato da un privato”, ha dichiarato la Moreau, aggiungendo che il messaggio “è stato mandato al comitato olimpico ungherese ed è stato ricevuto da diversi altri comitati nazionali olimpici, di cui non possiamo svelare i nomi”. Immediata anche la reazione ungherese, con le unita antiterrosismo del Tek allertate dal MOB, il comitato olimpico ungherese, che si sono già messe in contatto con le altre federazioni minacciate. Sulla scia di quanto successo, anche il comitato austriaco ha reso noto di essere stato oggetto di minacce, ma ha anche aggiunto che non al momento non destano preoccupazione. Il portavoce Eichler ha infatti dichiarato che  “si tratta di un fake inviato da un mittente in Israele che è stato attivo e ha inviato minacce per diversi anni”.

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