Hollande chiede a Papa Francesco di ricevere l’opposizione siriana

ROMA – È durato oltre 35 minuti il colloquio tra Papa Farncesco e il presidente francese Francois Hollande nella biblioteca privata del Palazzo Apostolico. Ora Hollande sta presentando al Pontefice i suoi collaboratori e gli altri membri della delegazione della quale fa parte anche un sacerdote rapito e liberato in Camerun. «È stato un miracolo», ha detto Hollande. «Sono molto felice», ha confidato Francesco.

Nei «cordiali colloqui» di oggi con Papa Francesco e con il segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, il presidente francese Francois Hollande ha riconosciuto «il contributo della religione al bene comune». E da entrambe le parti, sottolinea un comunicato vaticano, «nel richiamare i buoni rapporti esistenti tra la Francia e la Santa Sede, è stato ribadito il reciproco impegno a mantenere un dialogo regolare tra lo Stato e la Chiesa Cattolica e a collaborare costruttivamente nelle questioni di interesse comune».  

Nel corso di una dichiarazione alla stampa all’Institut francais, vicino piazza Navona il presidente francese Francois Hollande ha riferito di aver chiesto al Vaticano di ricevere la «coalizione nazionale siriana» all’opposizione: «La conferenza di Ginevra deve concentrarsi sulla transizione, dobbiamo fare tutto il possibile per fermare i combattimenti e dispiegare l’aiuto umanitario». 

Il presidente francese ha assicurato di condividere con il Papa «la stessa inquietudine» per i la minoranza cristiana del Medio Oriente: «La Francia è mobilitata affinché i cristiani d’Oriente restino la dove hanno sempre vissuto e non prendano il cammino dell’esilio a causa dei combattimenti in corso. I cristiani d’Oriente devono essere sostenuti e protetti ovunque». Hollande ha inoltre rivendicato che «la Francia difende ovunque la libertà religiosa», è «la patria della libertà di coscienza» e la difende «rispetto a ogni atto antireligioso che può essere compiuto».

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