Foibe. Imbrattato monumento a Roma. Anpi, atto deprecabile. Nieri, odio incomprensibile

ROMA – E’ stato imbrattato con vernice bianca il monumento in ricordo delle vittime delle Foibe situato nei pressi della fermata della metropolitana «Laurentina». Un’altra scritta è stata lasciata anche nell’adiacente via di Vigna Murata. Trovati anche volantini dal titolo: «Noalla Giornata del ricordo revisionista».  Il Campidoglio ha subito inviato una squadra  a pulire il monumento, ma l’indignazione per il vergognoso gesto rimane. 

 

«E` grave il gesto compiuto da chi ha voluto imbrattare di vernice il monumento che ricorda le vittime delle foibe, dove questo sabato Roma Capitale, Regione Lazio e Provincia di Roma, insieme al Municipio IX, hanno deposto una corona d`alloro. Significa ostinarsi a non voler chiudere uno dei momenti più bui della nostra storia. È proprio a causa di episodi come questo che nel nostro Paese non si è mai arrivati al raggiungimento di una verità storica pienamente condivisa su una delle pagine più angoscianti del dopoguerra. Qualcuno vuole trasformare il tema delle foibe in un argomento di battaglia politica, e questo atteggiamento va condannato con fermezza». È quanto dichiara Luigi Nieri, vicesindaco di Roma Capitale. 

«Oggi ricordiamo le vittime di un odio incomprensibile e ci stringiamo intorno alle loro famiglie. La mia solidarietà alla comunità Giuliano-Dalmata. Roma Capitale è impegnata a promuovere i valori civili e universali della giustizia, della pace, della libertà e della democrazia. Dobbiamo aggrapparci alla nostra memoria per costruire un futuro di pace in cui le atrocità che hanno attraversato il nostro Paese restino confinate nella sfera dei dolorosi ricordi», conclude Nieri.  

«Riguardo a quanto è avvenuto oggi al monumento inricordo delle vittime delle Foibe, l’Anpi di Roma vuole rimarcare che è sempre deprecabile la pratica di insozzare i monumenti ed ancora di più quella di distribuire volantini anonimi. Il dolorosissimo ricordo deidrammatici avvenimenti del Confine Orientale nella prima metà del XX secolo,ancora scarsamente analizzati a causa di molteplici censure incrociate, nonha bisogno di ‘tifoseriè né di affermazioni fatte solo per principio, daqualsiasi parte provengano, ma di seria ricerca storica. È questal’intenzione dell’Anpi, come è stato ribadito da numerose iniziative. L’Anpidi Roma dedicherà a breve un convegno storico a questa tematica». Così inuna nota Anpi Roma. 

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