ROMA – Il Movimento dei Forconi torna in piazza a Roma contro il governo. Undici i manifestanti sono stati fermati per essere identificati.
Un gruppo di manifestanti sta protestando davanti a Montecitorio, mentre un altro gruppo del Coordinamento 9 dicembre, l’ala più intransigente del Movimento, è nella Basilica di Santa Maria Maggiore e annuncia:”Passeremo la notte qui”. Il leader Calvani ha spiegato che la Gendarmeria vaticana ha dato il permesso per restare nella basilica e che loro hanno chiesto di incontrare il Papa. Momenti di tensione con le forze dell’ ordine per il gruppo che protesta vicino alla Camera. I manifestanti gridano “Assassini”, “Vergogna”, “Ladri”. Poi la situazione è tornata calma.
Di seguito il Comunicato stampa diffuso dal Coordinamento 9 dicembre
ROMA 10 FEBBRAIO 2014 – Ecco il discorso del Coordinamento 9 dicembre Genova nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, vicino alla stazione Termini di Roma. Una lunga invettiva contro le logiche del potere politico ed economico e un appello al Papa: “Vogliamo parlare con Papa Francesco, adesso che siamo qui, in piazza bagnati fradici mentre chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza ci dice che dobbiamo morire di freddo, chiediamo che la Chiesa Cattolica sia in mezzo a noi, in messo ai bisognosi che non ce la fanno più! Vogliamo parlare col Papa! Lo vogliamo in mezzo a noi!”.
A parlare è Simone Casti di Genova, uno dei presidianti che ha camminato per ben 600 km a piedi per poi giungere nella capitale dove lui e i suoi fratelli non hanno ricevuto aiuti da nessuno. Simone ha chiesto aiuto in Chiesa, dopo aver ricevuto che lo stesso Sindaco Marino ha negato gli aiuti ai manifestanti che versano in condizioni critiche:
“Questo paese é marcio e corrotto! Il potere e il denaro hanno preso il sopravvento! Noi vogliamo parlare alle coscienze delle persone di equità sociale e di la giustizia, la pace e la felicità dei cittadini deve essere al primo posto e separata dalle logiche dell’austerity, del debito pubblico, del liberismo indiscriminato!
I politici non ci rappresentano e nemmeno le istituzioni! Le forze dell’ordine non ci difendono! Hanno reso la nostra vita invivibile! Molte persone stanno perdendo la cosa più sacra, la vita. Si stanno suicidando perchè non hanno altra via d’uscita. Vi sembra giusto che la vita umana sia coronata da questa sofferenza gratuita? E credete che il degrado che avete creato volontariamente per poter amministrare le masse non nutra in un qualche modo anche la vostra vita?
E veniamo alla Chiesa. Tutte le belle parole che fine fanno nella realtà? Anche nello Stato del Vaticano c’è chi preferisce diplomaticamente vendere alle masse solo un po’ di suoni e di parole? O non sarebbe forse più giusto, come atto evangelico, insegnare a questi burocrati corrotti che ci governano cosa vuol dire amministrare la vita del popolo “nel pieno rispetto per la vita umana“, e sottolineo, “nel pieno rispetto per la vita umana”!!!
Non siamo oggetti da usare e sfruttare! Noi siamo persone ! Figli di Dio come tutti gli altri. Noi non ce ne andiamo da qui finché questo paese non torna normale. Alle forze di polizia e ai sindacati di polizia lanciamo lo stesso appello, tornate ad essere coloro che si tolgono il casco per solidarietà alla protesta, capiamo gli ordini e tutto il resto, ma non si può far morire di freddo la gente solo perchè una tenda, un umilissimo rifugio “disturba la quiete pubblica”. Unitevi a noi in nome di Dio, in nome del rispetto e della salvaguardia della vita umana. Noi vogliamo costruire un mondo dove anche voi sarete uomini felici di poter tirar su una famiglia.
In nome del Popolo, in nome di Dio. Ribellatevi. Date a Cesare quel che è di Cesare e Date a Dio quel che è di Dio!”
Ufficio Stampa Coordinamento 9 dicembre