Baby gang. Ucciso 18enne durante rissa

NAPOLI – I carabinieri non trascurano nessuna pista di indagine per fare chiarezza sulla morte di Gaetano Esposito Lavini, 18 anni, deceduto per alcune ferite da arma da taglio, di cui una grave all’addome, dopo essere arrivato ieri nel primo pomeriggio all’ospedale Maresca di Torre del Greco, nel Napoletano, insieme a un 17enne, medicato per ferite più lievi.

I due sarebbero stati colpiti durante una rissa tra bande di giovani in via Mercato a Ercolano, e portati in ospedale da un parente del minorenne. Un ragazzo, quest’ultimo, nipote del boss Giovanni Birra. Lavini, che sul suo profilo Facebook aveva postato una ecografia scrivendo ‘presto saremo in trè, aveva precedenti da minorenne per lesioni e detenzione di coltello. 

 

Perquisizioni e ascolto di possibili testimoni sono andate avanti in maniera serrata, perchè i militari dell’Arma intendono capire se il ferimento dei due ragazzi è avvenuto nell’ambito di una sorta di spedizione punitiva per una rissa precedente tra i due gruppi, che sembrerebbe aver avuto luogo qualche giorno fa davanti una gelateria ai confini tra Ercolano e Torre del Greco; o se si tratti di un altro litigio degenerato; oppure ancora se sia una vendetta per altri episodi di litigi violenti nei quali era coinvolto Lavini. E, dato il legame di parentela di uno dei ragazzi con una cosca, non è escluso che il contrasto tra baby

gang sia un riflesso di quello cruento per il controllo delle attività illecite tra due cartelli di clan nemici, Birra-Iacomino contro Ascione-Papale. Secondo quanto si è appreso, il 17enne non avrebbe fornito elementi utili alle indagini. Nel frattempo, nella stessa area, la polizia indaga su un altro episodio di violenza che coinvolge due gruppi di giovani. A Torre Annunziata un poliziotto libero dal servizio

è stato costretto a sparare un colpo in aria quando, mentre era a bordo della sua auto e transitava in via Vittorio Veneto, ha visto un giovane con il volto coperto da casco integrale in sella a uno scooter Honda Sh sparare un colpo di pistola contro un gruppo di cinque ragazzi fermi in strada nei pressi del parco dei Poverelli. L’aggressore, udito lo sparo dell’agente, è scappato. 

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