Baby squillo. La Mussolini caccia il marito di casa. L’indagine continua

ROMA – Chissà come reagirà Alessandra Mussolini allo scandalo che ha travolto il marito sulle baby squillo romane dei Parioli. Infatti, stando a quanto emerge dall’inchiesta, Mauro Floriani le avrebbe chiamate per accordarsi su luogo e data dell’incontro.

E tutto sarebbe finito nelle registrazioni degli inquirenti. Per ora le cronache raccontano che il marito della Mussolini, indagato per prostituzione minorile, è stato cacciato di casa, mentre lei e suoi tre figli sarebbero tornati a casa della madre, Maria Scicolone, sorella di Sofia Loren. Una situazione tremenda per la deputata di Forza Italia che non ha mai nascosto la sua aberrazione nei confronti dei pedofili, affetti secondo lei da una libido alterata, per i quali sempre secondo la parlamentare, bisognerebbe intervenire farmacologicamente. Almeno così diceva in un’intervista televisiva che in queste ore viene riproposta sul web.

L’indagine

Intercettazioni telefoniche compromettenti, ricognizioni fotografiche e tabulati: secondo la Procura sono “incontrovertibili” gli elementi a carico dell’accusa di Mauro Floriani, marito dell’onorevole Alessandra Mussolini. 

Dopo i primi arresti avvenuti lo scorso ottobre, continuano infatti le indagini sullo scandalo delle prostitute adolescenti e Floriani non è l’unico: sono una ventina i clienti delle baby squillo dei Parioli individuati dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma e adesso finiti sotto accusa.
Floriani, quando si è presentato davanti ai carabinieri per chiedere di essere interrogato, era già stato iscritto sul registro degli indagati. Non era stato informato dagli inquirenti, ma evidentemente sapeva che i tabulati avrebbero portato a lui. Dal suo telefonino erano partiti messaggi e chiamate per programmare gli incontri. Così ha chiesto di potersi difendere e ha risposto alle domande, negando ogni addebito e sostenendo, soprattutto, di non avere consumato rapporti con le due ragazzine. Le verifiche intanto continuano, sia per individuare altri clienti delle baby squillo, sia per stabilire le responsabilità di chi le frequentava. Gli investigatori puntano a chiarire quanti degli uomini che abbiano avuto appuntamenti e incontri abbiano effettivamente consumato i rapporti sessuali consapevoli dell’età delle giovanissime prostitute, e cioè 14 e 16 anni.
Di fatto il numero di chi si rivolgeva a quelle due adolescenti sembra destinato a crescere. L’elenco dei sospettati contiene oltre quaranta nomi e sembra che Floriani non fosse l’unico personaggio illustre. 


Per quanto riguarda Alessandra Mussolini, con la voce rotta dal pianto e poche parole, colme di rabbia e incredulità: “Cosa posso dire? Sono distrutta. Devo pensare ai miei figli, devo proteggerli”, confida ai pochi amici a cui risponde al telefono e alla zia, Sophia Loren, che le è vicina anche dagli Stati Uniti.
Non è la prima volta che la Mussolini fa scalpore nell’opinione pubblica: lo scontro fisico che ebbe nel gennaio 2001 con l’allora Ministro per le Pari Opportunità Katia Bellillo, durante la registrazione di una puntata di Porta a Porta; e sempre nello stesso programma, fu protagonista di una controversia con Vladimir Luxuria, che “Si veste da donna e crede di poter dire tutto quello che vuole… meglio fascista che frocio!”. Molti altri sono stati gli episodi in cui la Mussolini ha fatto parlare di sè, e come dimostra l’attuale sventura “la colpa” non è sempre sua: anche a metà degli Anni ’90 il suo consorte le procurò qualche grattacapo. Lasciò la divisa per diventare manager attirandosi l’accusa di conflitto d’interesse. In quell’occasione lei lo difese a spada tratta, ma non questa volta: la Mussolini ha più volte messo la propria faccia per arginare la drammatica piaga dello sfruttamento dei minorenni. Come nel 2012 quando contribuì, in qualità di membro della commissione per l’Infanzia e l’adolescenza del Parlamento, a far ratificare dall’Italia la Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori dall’abuso e dallo sfruttamento. Oggi invece, suo marito rischia fino a quattro anni di carcere accusato di sfruttamento della prostituzione minorile.
Di certo non si può dire che non sia una donna forte e combattiva, ma questo è un duro colpo perfino per lei.

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