Scopelliti, governatore della Calabria condannato a 6 anni. Il M5S chiede dimissioni di Alfano

ROMA – Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti è stato condannato a sei anni di reclusione dal Tribunale di Reggio Calabria per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, nell’ambito del processo che lo vedeva imputato come ex sindaco di Reggio Calabria per le autoliquidazioni d’oro La Procura aveva chiesto una condanna a cinque anni. Per effetto della legge Severino è automatica la sospensione di Scopelliti dalla presidenza della Calabria. 

Scopelliti è stato anche condannato a risarcire il danno subito dal Comune di Reggio Calabria. Insieme al Governatore ex Sindaco sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno anche i tre membri del collegio dei revisori dei conti, Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero Ettore De Medici. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro trenta giorni.  A Scopelliti è giunta immiediata la solidarietà del Nuovo Centrodestra di cui è dirigente. «Esprimo a Giuseppe Scopelliti la mia solidarietà e sono certo che nei successivi gradi di giudizio egli riuscirà ad affermare la sua innocenza», ha dichiarato Fabrizio Cicchitto. 

«Domani – ha commentato la sentenza la coordinatrice Fi in Calabria Jole Santelli- avremo la lucidità per esprimere un giudizio politico, stasera credo ci sia spazio solo per  l’amarezza ed il dispiacere personale tanto verso Peppe quanto verso i tanti che oggi hanno sperato con lui in un diverso esito. E la sorpresa per la durezza brutale di questa condanna». Il governatore della Calabria Scopelliti condannato a sei anni «Con la sentenza di questa sera il Presidente Scopelliti è giunto alla fine della sua esperienza di governo. Ora – ha sottolineato il segretario del Pd calabrese Ernesto Magorno -bisogna andare subito al voto anticipato, lo dobbiamo ai calabresi. Il fallimento di Scopelliti è prima di tutto politico, per la palese incapacità della sua maggioranza, nell’affrontare le gravi emergenze che vive questa terra. La notizia di questa sera conferma, anche dal punto di visto etico, la necessità di ridare la parola a calabresi». 

«La Calabria deve voltare pagina ritrovare fiducia nella politica e affidarsi ad un’esperienza di rinnovamento e buon governo, che ponga come priorità la questione morale e della lotta alla criminalità. Noi democratici siamo pronti ad affrontare questa sfida con l’entusiasmo, la voglia di cambiamento e il coraggio che abbiamo saputo dimostrare ieri a Scalea insieme a Matteo Renzi» e «ho concordato – conclude Magorno – con Pina Picierno, responsabile Legalità e Sud della Segretaria Nazionale del Partito Democratico, l’organizzazione di una grande iniziativa che terremo a Reggio Calabria. Il Pd tutto è mobilitato per la legalità e per chiedere elezioni subito in Calabria».

 

Il M5S chiede elezioni immediate

Nel frattempo il Movimento Cinque Stelle chiede le elezioni immediate in Calabria a seguito della condanna a sei anni del Governatore Ncd Giuseppe Scopelliti e si rivolge al premier Matteo Renzi per invocare le dimissioni del leader Ncd Angelino Alfano da ministro degli Interni. 

«La condanna di Giuseppe Scopelliti apre un capitolo nuovo, di speranza e ricostruzione per la Calabria. Adesso la coscienza e il coraggio civile hanno uno spazio enorme in Calabria, in cui tutti i partiti non hanno più alcuna credibilità», ha affermato in una dichiarazione la deputata calabrese M5S Dalila Nesci. 

«Il Movimento Cinque Stelle aveva chiesto più volte le dimissioni del presidente della Regione Calabria, specie dopo la requisitoria del pm Sara Ombra, sulla base della responsabilità politica di Scopelliti, che ha distrutto Reggio Calabria. Ora – ha sottolineato- si deve andare al voto regionale. Non c`è tempo da perdere e non ammetteremo scuse o raggiri della politica, che nella sua interezza ha infangato le istituzioni e derubato la Calabria». Inoltre, «la condanna di Scopelliti, uomo di Angelino Alfano, si ripercuote direttamente sulla politica nazionale. Essa tocca in ambito politico anche il ministro dell`Interno, che il presidente del Consiglio Renzi non riuscirà a mai cambiare; sebbene sostituirlo adesso sia un atto doveroso, se il governo intende davvero voltare pagina».

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