Genova. Rogo all’ospedale. Malato terminale si da fuoco

ROMA –  Appiccato incendio a Genova, nel reparto di oncologia del San Martino, da Marco Tessier sessantenne residente a Moneglia in provincia di Genova,  che aveva già tentato il suicidio ieri buttandosi dalla finestra della sua stanza. Era stato fermato da un’infermiera.

Gli restava poco tempo di vita e quindi ha dato fuoco alla stanza dove era ricoverato; una delle ipotesi più probabili che ha coinvolto la vittima in questa tragedia e la moglie che lo assisteva  è rimasta ferita, riuscendo a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi. Avvolta dalle fiamme, è stato soccorsa dal personale infermieristico che ha spento il fuoco con una coperta. La donna ha riportato ustioni sul 15% del corpo, è sotto choc ma è cosciente e non è escluso che nelle prossime ore possa esser  ascoltata dagli inquirenti. Si trova ricoverata nel centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena.  “La signora mi correva incontro, era avvolta dalle fiamme e la sedia le si era fusa addosso. Urlava, faceva paura. Assieme a una collega ho spento le fiamme che l’avvolgevano con una coperta poi sono andata nella stanza che era invasa dal fumo. Quello che ho visto era terribile, ma sapevo di dover chiudere la porta e creare una barriera per il fuoco. Ho seguito le procedure”.  Lo ha detto l’infermiera di 40 anni che ha salvato la familiare del paziente oncologico morto nell’incendio. Venticinque, invece, sono stati gli sfollati dal reparto, che è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco. Il paziente aveva un tumore all’esofago allo stadio terminale ed era ricoverato nel padiglione del Dimi da qualche tempo. Aveva tentato il suicidio anche ieri buttandosi dalla finestra della sua stanza. Era stato fermato da un’infermiera. Nel corso della notte appena trascorsa avrebbe dato fuoco alla propria stanza. Tutti inutili i tentativi della moglie, che lo assisteva, di salvargli la vita. E’ quanto trapela dalla procura genovese che indaga sulla vicenda. Al momento è stato aperto un fascicolo per atti relativi al decesso, il cosiddetto modello 45, senza ipotesi di reato. Le indagini proseguono. Sarebbe stato un suicidio, un atto autolesionistico, la causa del decesso del paziente avvenuto questa notte nel rogo all’ospedale San Martino di Genova. Secondo fonti interne all’ospedale, Tessier soffriva di un tumore all’esofago allo stadio terminale e  avrebbe avuto un’aspettativa di vita molto ridotta. La moglie della vittima, Carla Belloni, 52 anni, dice “Ho visto le fiamme avvolgere mio marito ho provato subito a tirare via le coperte ma non sono riuscita a spegnere l’incendio. Così ho provato a sollevarlo e portarlo fuori dalla stanza ma non ci sono riuscita. L’ ho visto morire”.

 

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