ROMA – Dopo le accuse del M5S di violazione della par condicio, il presidente del Consiglio ha ritirato la partecipazione all’evento. “Ho deciso di non giocare la partita del cuore di quest’anno anche se mi costa dal punto di vista personale”, ha spiegato Matteo Renzi in un post apparso su facebook. La decisione arriva dopo un ondata di polemiche scatenate ancora una volta dal Movimento 5 stelle che hanno spinto anche il Vice sindaco di Firenze Dario Nardella a rinunciare alla scesa in campo.
Una scelta amara, ma inevitabile quella del premier, che già nel Maggio scorso aveva partecipato alla ventiduesima edizione della partita del cuore a Torino; evento divenuto ormai un appuntamento fisso che dal 1992 raccoglie fondi per le più importanti associazioni benefiche e che quest’anno andrà in onda su Rai 1 il prossimo 13 Maggio, in prossimità delle elezioni Europee previste il 25 Maggio.
Sarebbe proprio questa la causa delle polemiche mosse da Roberto Fico, presidente della commissione di vigilanza Rai del Movimento 5 stelle che su facebook ha accusato il presidente del consiglio di violazione della legge sulla par condicio: “La normativa sulla par condicio parla chiaro: durante la campagna elettorale la presenza di politici ed esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e di informazione, come confermato anche dalle recenti delibere della commissione di Vigilanza Rai e dell’Agcom”. Lo stesso Beppe Grillo commenta “La Rai violerà la par condicio per favorire Renzie? Li abbiamo beccati. Siamo in un regime” .
Dura la reazione alle polemiche, non solo da Renzi, chiaramente accusato di strumentalizzare politicamente un evento benefico a cui è molto affezionato e per cui non ha potuto fare altro che tirarsi indietro, ma anche da parte di Gino Strada, fondatore dell’associazione Emergency a cui quest’anno è rivolta la raccolta fondi della partita per celebrare il suo ventesimo anniversario. “È una follia dire che Renzi non possa giocare la Partita del Cuore, d’altronde ha già partecipato gli anni scorsi. Comunque è una questione tra la commissione di Vigilanza Rai e la presidenza del Consiglio. Emergency non c’entra”.