D-day. Papa, grazie a alleati, pietà per tedeschi

CITTA’ DEL VATICANO – Lo sbarco in Normandia evoca in Papa Francesco sentimenti di riconoscenza verso gli alleati e di pietà verso tutte le vittime della Seconda Guerra Mondiale, comprese quelle tedesche. Lo sottolinea un messaggio del segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, in occasione del 70esimo anniversario di questo evento che segnò una svolta nella Guerra. Papa Francesco, si legge, «rende omaggio ai molti soldati che sono partiti dalle proprie terre per sbarcare sulle spiagge della Normandia, con l’obiettivo di lottare contro la barbarie nazista liberando così la Francia occupata. Non dimentica neanche i soldati tedeschi trascinati in questo dramma, così come tutte le vittime di questa guerra».

Per Papa Francesco, «è opportuno che le generazioni del presente esprimano la loro piena riconoscenza a tutti coloro che hanno realizzato un sacrificio così pesante. E attraverso la trasmissione della memoria e mediante l’educazione delle nuove generazioni al rispetto di tutti gli uomini creati a immagine di Dio, che è possibile prendere in considerazione, nella speranza, un futuro migliore». «Questa commemorazione – si legge nel messaggio inviato da Parolin a nome del Papa e anticipato dal sito ‘Il Sismografò – ci ricorda che l’esclusione di Dio dalla vita delle persone e delle società non può che apportare morti e sofferenze». «Le nazioni europee possano trovare nel Vangelo di Cristo, Principe della Pace, la radice della loro storia e la fonte di ispirazione per legare relazioni sempre più fraterne e solidali», auspica dunque Francesco, il quale anche «si augura che Santa Teresa-Benedetta della Croce, (l’ebrea convertita Edih Stein, martire in un campo di concentramento nazista e co-patrona dell’Europa) che dà il nome alla campana benedetta in questa occasione, sia guida e protettrice per progredire in questo cammino di pace».

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