Gioia Tauro. E’ arrivata la nave dei veleni, carica di armi chimiche

GIOIA TAURO – È giunta nel porto di Gioia Tauro, alle 4, la ‘Ark futurà, la nave danese che trasporta i 79 container contenenti i gas dismessi dall’esercito siriano in base ad accordi internazionali.

Scortata da un elicottero e da unità navali, la nave ha fatto il suo ingresso nello scalo calabrese tra misure di sicurezza eccezionali. Intorno alle ore 9 inizieranno le operazioni di trasbordo dei container contenenti le armi chimiche sulla ‘Cape Ray’, il cargo statunitense che dovrà smaltire i veleni siriani in alto mare. L’intera area portuale è circondata per oltre un chilometro da un centinaio di uomini delle Forze dell’ordine che hanno il compito di impedire ogni accesso. Anche lo spazio aereo e la navigazione nello specchio di mare antistante al porto sono interdetti. La ‘Ark futurà trasporta 570mila tonnellate di iprite e gas sarin destinati alla distruzione. 

L’arrivo dell’arsenale chimico siriano è stato preceduto da qualche polemica relativa soprattutto alle informazioni, ritenute allarmanti, fornite alla popolazione sui rischi dell’operazione. Ieri sera, davanti al municipio di San Ferdinando, il comune della piana di Gioia Tauro in cui ricade l’area industriale del porto e la gran pate delle infrastrutture dello scalo, si è svolta una manifestazione indetta dall’associazione «S.o.S. Mediterraneo». Nel corso dell’iniziativa, sono stati distribuiti volantini e manifesti. Una manifestazione analoga si era svolta giorni fa a Reggio Calabria. 

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