Terni. Arrestato titolare della “Meraklon” ed altre sei persone per truffa

TERNI – Associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita: è l’accusa per cui oggi la guardia di finanza ha arrestato il titolare della Meraklon di Terni Gianpaolo Fiorletta e altri sei amministratori dell’azienda e suoi collaboratori. Provvedimenti notificati nel pomeriggio tra la città umbra e Frosinone. Fiorletta è finito in carcere mentre ai domiciliari sono stati messi la moglie Manuela Loizzi socio unico e proprietaria di Holding Novalis srl e The Earth Holding srl (le Holding che controllano la Meraklon), Rosario Gravagno amministratore unico dell’azienda ternana, nonchè i sindaci revisori Claudio Fulvio Giansanti, presidente del collegio, Valter Brandoli, Arturo Offidani e Leonardo Mollicone.

A carico di tutti sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip Maurizio Santoloci su richiesta del sostituto procuratore Elisabetta Massini. A tutti viene contestata l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita di denaro di società commerciali acquistate mediante la società la Holding Novalis, falso in bilancio, false fatturazioni, truffa ai danni dello Stato. Secondo gli inquirenti i sette, a vario titolo, avrebbero impoverito le casse del gruppo Meraklon (da tempo al centro di una vertenza dopo che sono sono state avviate le procedure per la messa in mobilità di 240 dipendenti) facendo registrate un incremento dei debiti dell’azienda, nell’arco della loro gestione (iniziata nell’ottobre 2008), sia nei confronti dell’Erario che della società stessa, per oltre 7 milioni di euro. L’obiettivo sarebbe stato raggiunto – ritengono gli investigatori – attraverso manovre finanziarie e contabili particolarmente complesse e senza fini giustificati, anche tramite soggetti economici apparentemente estranei all’azienda ma nella realtà riconducibili e direttamente gestiti dal gruppo.

Le apparenti difficoltà economiche finanziarie, raggiunte anche grazie a bonifici bancari contraffatti, avrebbero tra l’altro permesso alla Meraklon – sempre secondo l’accusa – di richiedere e ottenere della Stato la restituzione delle contribuzioni previdenziali concesse sotto forma di cassa integrazione, causando all’Inps un danno patrimoniale di circa 800mila euro. Nel pomeriggio la gdf di Terni – comandata dal colonnello Domenico Solfaroli Camillocci – ha eseguito una perquisizione nello stabilimento. Davanti all’azienda si sono subito radunati un gruppo di operai e alcuni hanno aggredito un cronista del Giornale dell’Umbria, come denunciato dallo stesso quotidiano. «Giunto sul posto per svolgere, come sempre, la propria attività Andrea Giuli – ha riferito la testata in una nota – è stato prima minacciato da un folto gruppo di operai esagitati, quindi costretto a retrocedere dal loro avanzare verso di lui e infine colpito alla faccia». Domani una delegazione del Giornale dell’Umbria si recherà in municipio dove incontrerà il sindaco di Terni e una delegazione dei sindacati. «Convinta e piena solidarietà al collega Andrea Giuli» è stata subito espressa dall’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e dall’Asu, il sindacato di categoria, nonchè dal cdr della testata.

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