PALERMO – Sarebbero una ventina gli immigrati morti, uccisi forse da esalazioni di ossido di carbonio, nella stiva di un barcone soccorso la notte scorsa da una nave mercantile a 68 miglia da Lampedusa. Sul barcone viaggiavano circa 600 persone, che sono state imbarcate sul cargo.
Una motovedetta della Guardia costiera ha subito prelevato tre immigrati in gravi condizioni, uno dei quali è deceduto durante la navigazione verso Lampedusa, mentre gli altri due sono trasferiti in elicossorso a Palermo.
I migranti sono stati soccorsi e tirati a bordo dai marinai di un mercantile dirottato nella zona. Dal natante sarebbe partito un Sos raccolto da un mercantile a circa 80 miglia dalla costa dell’isola. Le due persone in gravi condizioni saranno ricoverate nelle unità operative di Rianimazione del Civico di Palermo. Uno, sta per arrivare con un elicottero del 118, e andrà in seconda rianimazione. L’altro migrante è già nel capoluogo e si trova al Policlinico dove è sottoposto a un trattamento di camera iperbarica, poi sarà trasferito nell’unità operativa di Prima Rianimazione dell’Ospedale, dice il direttore sanitario, Giorgio Trizzino.