Napoli. Funerali di Davide tra applausi e palloncini bianchi per l’ultimo saluto

 

NAPOLI – Si sono svolti questa mattina, nella chiesa  della Medaglia miracolosa nel rione Traiano di Napoli, i  funerali di Davide Bifolco,  il 17enne morto venerdì all’alba, dopo essere stato colpito da un proiettile partito dalla pistola di un carabiniere.

Donne uomini, giovani e anziani  hanno affollato la chiesa del rione  per stringersi attorno alla famiglia e dare un ultimo saluto al giovane.  Il feretro di Davide è stata portato in chiesa dalla camera ardente, che dalla mezzanotte di ieri è rimasta aperta solo per i familiari e gli amici. Il papà di Davide è rimasto sempre accanto alla bara, mentre la mamma è stata portata fuori dopo un leggero malore. Nello spazio adiacente la parrocchia, la bara era sovrastata da una copertura di legno e vetro, tale da consentire la visione del ragazzo. Fino all’ultimo momento, molte donne, tantissime ragazze, hanno pregato accarezzando il vetro trasparente. Le esequie sono cominciate intorno alle 10.00 e sono state celebrate dal parroco Lorenzo Manco, con  l’invito a fotografi e operatori tv ad uscire dalla chiesa. Tra le corone anche quella inviata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Molti anche gli stendardi in onore della Madonna dell’Arco, per la quale in segno di devozione un gruppo di ragazzi ha percorso in ginocchio l’intera navata fino all’altare.

I familiari si sono stretti, nel loro dolore, e non hanno mai abbandonato la bara bianca posizionata ai piedi dell’altare. Più volte si sono levati applausi soprattutto quando la mamma di Davide ha avuto un mancamento ed è stata portata fuori a braccio dai volontari della Protezione civile.  Molti  giovani hanno  indossato magliette bianche con la scritta: «Davide vive» e «Resti nel cuore di chi non dimentica».  In chiesa era presente anche la madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi. Ai piedi della bara una foto di Davide e una maglietta della squadra di calcio nella quale giocava il ragazzo. Sul feretro anche un mazzo di fiori bianchi. Tra i presenti alle esequie anche l’assessore al Patrimonio del Comune di Napoli Alessandro Fucito.

Il sacerdote, padre Lorenzo Manco, dall’altare ha rivolto parole di conforto alla famiglia chiedendo di pregare per l’anima del giovane ucciso.  «Non dobbiamo avere paura del dolore, di piangere».  Così’ il parroco ha esortato i genitori e i fratelli di Davide  a cercare conforto nella fede. Sempre il parroco ha poi risposto  con una frase del Vangelo alla domanda della sorella sul perché Dio le abbia tolto suo fratello così presto. «Dio accoglie le anime dei giusti». La sorella 17enne Annachiara Bifolco ha  letto una lettera scritta di suo pugno per il fratello morto. “Sei volato via senza un perché, ma avremo giustizia”. Poi la ragazza, prima della conclusione delle esequie si è rivolta ai presenti parlando direttamente al fratello morto.  “Come faccio a non sentire più la tua voce e a litigare con te per cose stupide. Il dolore mi ha lacerato il cuore e non so come andrò avanti. Quella sera siamo morti tutti con te, anche se so – ha aggiunto – che lì stai bene”.  Rivolgendosi  al militare che ha sparato, Annachiara ha proseguito: “Un carabiniere, se così si può chiamare, ti ha portato via da noi. D’ora in poi penserò io a mamma e papa. Mamma che tu chiamavi regina e alla tua nipotina, eri il suo zio preferito, giocherellone. Per me è un sogno, un brutto sogno e non mi arrenderò finché non sarà fatta giustizia. Tu sarai sempre il nostro più grande amore”.

Alla fine della celebrazione lunghi applausi hanno salutato la bara bianca con sei palloncini azzurri, portata a spalla dagli amici di Davide. Tanti palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo non appena il feretro è giunto sul sagrato. Molti i giovani con gli occhi lucidi e tante le persone commosse. Qualcuno ha gridato: ‘Giustizia’.  Il carro funebre ha poi  lasciato il quartiere dopo avere accompagnato il feretro dinanzi al cancello del parco dove abita la famiglia Bifolco.

Le strade a ridosso della chiesa sono state affollate e molti anche dai balconi, si sono aggiunti all’ultimo saluto al giovane con battimani.

 

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