ROMA – Contestazioni in piazza a Ferrara per il premier Matteo Renzi che ha partecipato oggi al Festival di Internazionale. Una trentina di persone, che hanno detto di appartenere al Movimento 5stelle e a comitati che si battono contro la privatizzazione dell’acqua e le modifiche all’art. 18, hanno fischiato, esposto cartelli e lanciato uova contro il presidente del Consiglio.
«La prima cosa è il rispetto per le idee anche quando non la pensano come me» ha detto Renzi dal palco «noi continuiamo a rispondere con il sorriso e con la voglia di andare avanti nonostante i tentativi di tappare la bocca». Il presidente del Consiglio ha continuato il suo intervento spiegando i prossimi passi nell’agenda del governo, dalla riforma costituzionale, alla situazione economica. «Ragionevolmente la riforma costituzionale entrerà alla Camera a metà novembre» e più o meno nello stesso periodo «il Senato voterà la riforma elettorale» ha detto il premier che assicura, subito dopo le riforme costituzionali si passerà ai diritti civili con una riforma del diritto alla cittadinanza sulla base di uno «ius soli temperato, il diritto di cittadinanza non arriva a 18 anni ma prima, a patto che tu abbia frequentato un ciclo scolastico».
Dal palco del Festival di Internazionale, il presidente del Consiglio ha parlato della situazione economica: «Nel 2012 l’economia italiana è arretrata del 2,4%, nel 2013 dell’1,9% oggi siamo a – 0,2. Sarà molto difficile riuscire ad invertire questo segno ma abbiamo arrestato la caduta anche se sono dati devastanti». Martedì Renzi incontrerà i sindacati, ha detto dal palco di Ferrara chiedendo «un cambiamento». «Deve cambiare la politica e l’abbiamo fatto con il cambiamento del Senato, ma forse anche i sindacati devono cambiare» perché, ha sottolineato Renzi «anche il mondo del lavoro è cambiato». Il presidente del Consiglio ha rilasciato anche una intervista alla giornalista Christane Amanpour per la Cnn durante alla quale ha spiegato: «Credo che sia importante ridurre il potere della burocrazia in Europa. Credo che sia assolutamente importante ridurre il livello del potere dei tecnocrati a Bruxelles».