Elena Ceste: Buoninconti condannato a 30 anni

ASTI  – Michele Buoninconti è stato condannato a 30 anni per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della moglie, Elena Ceste, trovata morta nell’ottobre dell’anno scorso dopo nove mesi di ricerche.

Il giudice Amerio ha accolto le tesi dell’accusa, che aveva chiesto il massimo della pena nel processo di primo grado col rito abbreviato. “Buonincointi rivendica la sua innocenza, continuerò la sua battaglia” dice il legale, Giuseppe Marazzita, che definisce “ingiusta” la condanna” e annuncia appello.

Il giudice Amerio ha anche assegnato un risarcimento di 300mila euro per ciascuno dei quattro figli, di 180mila euro per i genitori e la sorella, e di 50 mila euro per il cognato.  La famiglia di Elena Ceste “si è detta soddisfatta per la sentenza”, ma “ha la delusione nel cuore perché la figlia è morta per mano di Michele”. Lo dicono gli avvocati Deborah Abate Zaro e Carlo Tabbia. “I genitori di Elena, Lucia e Franco, sono provati – aggiungono – hanno pianto sia per la figlia che per i quattro nipoti che li stanno aspettando a casa”. 

Nel frattempo i legali di Buoninconti annunciano battaglia: “La battaglia per ricostruire la verita’ continua”, ha detto l’avvocato Giuseppe Marazzita. Il legale ha rifereto che l’imputato alla lettura della sentenza ha detto: “Dobbiamo insistere, dobbiamo combattere. Credevo che gia’ questo giudice mi avesse capito”. Buoninconti anche oggi ha ribadito piu’ volte la sua innocenza, sostenendo di “essere vittima di un errore giudiziario”.  

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