Scuola. Azioni e flash mob in tutta Italia per abbattere le disuguaglianze

ROMA – In concomitanza con il lancio della campagna “+ Uguale”, promossa dall’Unione degli Universitari e dalla Rete degli Studenti Medi, oggi in decine di città italiane gli studenti hanno organizzato flash mob ed azioni per ribadire l’importanza dell’istruzione come strumento di contrasto alle crescenti disuguaglianze del nostro Paese.

Dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Nel nostro Paese la scuola pubblica ha ricoperto per anni il ruolo chiave di ascensore sociale. Questo purtroppo oggi non avviene più: la classe dirigente italiana ha scaricato il problema del sotto finanziamento pubblico sulle famiglie degli studenti. Mediamente, una famiglia spende 1525 euro per sostenere i costi di un figlio iscritto ad una scuola superiore. Altro dato emblematico riguarda la dispersione scolastica, che si attesta al 17%, tasso tra i più alti d’Europa. La battaglia alle disuguaglianze deve partire dal rendere i luoghi dell’istruzione realmente accessibili, ma il Governo non sta affatto procedendo in questa direzione”.

Dichiara Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari: “L’emergenza legata al nuovo ISEE è l’ultima dimostrazione di come il nostro Paese non presti attenzione alle condizioni sociali ed economiche degli studenti. I dati emersi dalle ultime graduatorie confermano che la scure del nuovo ISEE sta negando il diritto allo studio a migliaia di studenti, ma il Governo non sta ancora dando risposte concrete.

Gli universitari italiani pagano tra le tasse più alte in europa e il diritto allo studio coinvolge solo l’8% degli studenti, una quota irrisoria. Gli studenti si trovano di fronte ad un sistema che fa di tutto per tenerli fuori dalle università, e il calo delle iscrizioni (-4% nell’ultimo anno) ne è la dimostrazione. 

Concludono Irone e Dionisio: “Queste situazioni devono essere superate subito. Chiediamo investimenti consistenti in istruzione e diritto allo studio, a partire dalla legge di stabilità: l’investimento in istruzione è uno strumento fondamentale per abbattere le disuguaglianze e dare un futuro al nostro Paese”.

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