Prostituzione. Scoperta tratta donne dalla Nigeria. Quattro arresti

RAGUSA – La polizia di Ragusa ha fermato quattro  persone, tre donne e un uomo, che farebbero parte di tre gruppi che  gestivano una tratta di giovani donne nigeriane fatte arrivare  clandestinamente in Italia e poi avviate alla prostituzione.

Il  provvedimento, emesso dal procuratore di Catania Michelangelo Patanè e dal sostituto della Dda Assunta Musella, sono stati eseguiti in  Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Campania. Secondo quanto emerso  dalle indagini della squadra mobile di Ragusa, tra la Libia e la  Nigeria ci sarebbero tre gruppi che favorirebbero l’avvio alla  prostituzione di giovani donne ingannandole con false promesse di  lavoro in Italia e poi invece rivolgendo minacce a loro e ai  familiari, anche facendo ricorso, a pressioni psicologiche eseguite  con riti voodoo.      

L’input alle indagini e’ venuto  a galla nello scorso febbraio dalle dichiarazioni fatte alla polizia da una nigeriana di 23 anni subito dopo il suo sbarco avvenuto a Pozzallo. Ha raccontato di essere stata avvicinata in patria da una connazionale e convinta a lasciare l’Africa dove viveva in condizioni di grave indigenza, e andare in Italia con la promessa di un lavoro come babysitter per aiutare cosi’ economicamente la sua famiglia. Nel novembre 2014 la ragazza era partita dalla Nigeria e aveva attraversato il Niger per raggiungere la Libia. Qui, dopo tappe a Gadron e Saba, aveva cercato di trasferirsi a Tripoli ma era stata arrestata e trattenuta per 40 giorni da un gruppo di libici, noti come ‘Asma Boys’. Durante la prigionia, aveva appreso di essere destinata a fare la prostituta in Italia per pagare il suo riscatto con i guadagni sul mercato del sesso. Da questa vicenda, la polizia e’ risalita a tre organizzazioni  criminali coordinate da un personaggio misterioso chiamato  ‘Papa’, un nigeriano che agisce nella zona del porto di libico di Zawra dove gestisce la permanenza in Libia delle nigeriane da sfruttare come prostitute e ne prepara il viaggio clandestino verso l’Italia.  

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