Americana morta a Firenze. Omicidio senza movente. La difesa: “Diaw si e’ sentito un prostituto”

FIRENZE  – “Il movente non c’e’. Lui si e’ sentito sfruttato, trattato come una sorta di ‘prostituto'”.

Cosi’ l’avvocato Antonio Voce, legale difensore di Cheik Tidiane Diaw, il senegalese di 27 anni accusato dell’omicidio aggravato di Ashley Olsen, l’americana 35enne trovata morta nel suo appartamento del centro storico fiorentino la sera di sabato scorso, rispondendo ai giornalisti sul movente, al termine dell’interrogatorio di garanzia che si e’ tenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano. “Si e’ sentito, lo ha detto espressamente, trattato come un cane. In casa – ha aggiunto Voce – hanno riassunto droga” dopo l’assunzione in discoteca ore prima “in casa c’erano tre ovuli di cocaina che hanno assunto insieme ad ulteriore alcol. Lei lo ha buttato fuori di casa dopo un rapporto sessuale consenziente. Lui le ha dato un pungo all’altezza della nuca, lei e’ caduta per terra e si e’ rialzata. A quel punto lui le ha dato una spinta forte, e’ caduta ancora ed e’ in quel momento che ha sbattuto la testa. Lui l’ha aiutata a rialzarsi prendendola per la spalla e per il collo”.

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