L’uomo che nel ’91 uccise i genitori si difende: “stavolta non ho fatto nulla di grave”
VENEZIA – “Stavolta non ho fatto nulla, questa è la verità e io la conosco”: sono le parole di Pietro Maso, omicida nel ’91 dei genitori, a commento del fascicolo aperto dalla Procura di Verona per una tentata estorsione ai danni di un ex amico che gli aveva prestato 25 mila euro. Un messaggio intimidatorio per chiedere altri soldi arrivato per errore al telefonino della sorella Nadia, che aveva avvertito le forze dell’ordine. Raggiunto dal Corriere del Veneto, Maso, che si troverebbe in questi giorni a Milano, dichiara: “non ho bisogno di spiegare nulla e non ho bisogno di difendermi da nulla perchè non ho fatto nulla. Stavolta non ho commesso niente di grave”.
Nonostante le preoccupazioni delle sorelle, che nell’ultimo incontro con il fratello hanno visto nei suoi occhi “quella stessa persona” che sterminò i genitori, Maso si dice tranquillo. “La verità emergerà da sola” ripete. E aggiunge: “stanno cercando di rimettermi in carcere. Possono anche farlo, la galera non mi fa più paura. Ci sono già passato e so cosa vuole dire. La differenza è che stavolta non ho fatto nulla e so di essere nel giusto”. L’uomo non vuole neppure commentare la preoccupazione delle sorelle Nadia e Laura per il suo stato psichico. “Non parlo delle mie vicende personali con i giornali. Adesso è altro che mi interessa. Fare del bene, aiutare gli altri, aprire una comunità in Spagna. Sto raccogliendo soldi per partire col mio progetto- conclude -. Di tutto il resto non mi curo. Non più”.