Inchiesta petrolio. Ancora interrogatori

POTENZA –  Tra oggi e domani sono previsti gli interrogatori di garanzia alla Procura lucana.

L’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino (Partito democratico), e cinque dipendenti dell”Eni sono le persone arrestate, in esecuzione di ordinanze di custodia ai domiciliari, nell”ambito dei due distinti filoni di indagini sulle attività estrattive di petrolio e gas in Basilicata che coinvolgono entrambi i giacimenti. Sul Centro Olio in Val d”Agri a Viggiano dell’Eni, l”indagine condotta dai Carabinieri del Noe riguarda presunti illeciti nella gestione dei reflui petroliferi ed in tale contesto investigativo è stato notificato anche un divieto di dimora ad un ex dirigente del settore ambientale della Regione Basilicata. Tale attività ha portato al sequestro di impianti funzionali del Centro Olio con la conseguente sospensione della produzione media di 75.000 barili di greggio al giorno. Tra le ipotesi che gli investigatori potrebbero percorrere, anche il reato di disastro ambientale.

L’altro filone, delegato alla Squadra Mobile di Potenza, riguarda l’affidamento di appalti e lavori per l’infrastrutturazione del giacimento Tempa Rossa della Total: è questa l’indagine che ha toccato il Governo, portando alle dimissioni del ministro Federica Guidi. In tale contesto, oltre all’arresto dell”ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino, sono state eseguite altre tre misure cautelari, un divieto di dimora per l’ex sindaco Giambattista Genovese e due divieti di esercizio dell’attività imprenditoriale a carico rispettivamente dei titolari di una casa di riposo di Corleto Perticara e di un”impresa di Matera. Per questa ”tranche” dell’inchiesta, inoltre, la Procura potrebbe depositare ricorso al Riesame contro la decisione del gip di Potenza di rigettare la misura cautelare per l”imprenditore Gianluca Gemelli.

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