Scontri a Montecitorio. Manganelli contro verdure. USB: “Ora lo sciopero precario”

ROMA – Manganelli contro verdure: questa è la risposta giunta alle centinaia di precari di tutti i settori, i cassintegrati, i Lsu, i senza casa e senza reddito, i disoccupati, che questa mattina a Roma hanno portato in piazza di Monte Citorio i problemi del Paese reale. Lavoratori che hanno espresso la propria indignazione lanciando slogan, ortaggi e qualche petardo ad un Parlamento in tutt’altre faccende affaccendato, hanno ricevuto in cambio la carica delle forze dell’ordine.

Tante le diverse vertenze confluite nella piazza. Numerosissimi gli ex-lsu Ata della Scuola, oggi in sciopero nazionale indetto da USB, messi in cassa integrazione a zero ore e con salari tagliati grazie ad un accordo sottoscritto da Cgil Cisl Uil; molti i precari della ricerca, insieme a quelli del settore privato; gli esternalizzati del pubblico accanto ai precari dello spettacolo,ed ai lavoratori stabili, che non arrivano più alla metà del mese. Tutti a ribadire con forza che l’unica strada percorribile è fermare la precarizzazione del lavoro, cancellando il pacchetto Treu e la legge 30, fermando gli accordi sull’apprendistato, con un nuovo processo di stabilizzazione e risorse per i contratti.

Il corteo, che dopo le cariche davanti alla Camera ha bloccato il traffico nelle vie del centro di Roma, ha raggiunto il Ministero della Funzione Pubblica, dove i lavoratori hanno respinto al mittente gli insulti ricevuti ribadendo che difenderanno la Pubblica Amministrazione come bene comune a servizio di tutti i cittadini.
“Il grado di coscienza espresso oggi dai manifestanti — ha dichiarato al termine del corteo Claudio Argentini, dell’USB Ricerca – rende possibile l’allargamento della mobilitazione a tutte le parti della società che oggi soffrono la crisi imposta dai governi e dai poteri forti dell’economia. Questa giornata dimostra che è necessario alzare il grado di mobilitazione e conflitto, ad iniziare dall’imminente sciopero precario che USB proclamerà luglio”, ha concluso Argentini.

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