Fratelli uccisi. Il fidanzato reo confesso. Duplice omicidio senza movente

MILANO – La storia del duplice omicidio di Milano è ancora avvolto da contorni oscuri che lasciano una certa inquietudine. L’assassino, Riccardo Bianchi, di appena 21 anni, ha confessato dopo un lungo interrogatorio durato 20 ore. Ha detto di aver ucciso prima Gianluca Palummieri di 20 anni  infierendo su di lui con una serie di coltellate al torace e successivamente abbandonando il suo corpo vicino un cassonetto della spazzatura a Rho.

E poi ha ucciso la sorella Ilaria, 23 anni, sua ex fidanzata. Dopo averla legata con dei cavi elettrici, fra cui quelli di un joystick, picchiata e violentata più volte, l’ha soffocata con un sacchetto di plastica. “Ho agito da solo – ha detto agli inquirenti – ma non so perchè l’ho fatto”.
La tragica notte Riccardo e Gianluca si erano trovati in compagnia a bere sui Navigli fino a notte inoltrata. Poi erano rimasti soli e Riccardo ha avanzato l’ipotesi di andare a trovare Ilaria, con la quale si era lasciato ad aprile. Gianluca si oppone e d è in questo momento che sarebbe scattata l’ira di Riccardo che ha infierito sul giovane. L’omicida non sa neppure la ragione per cui si è trovato con un coltello in mano prima di colpire una ventina di volte Gianluca al torace. Poi, sempre secondo il racconto, Riccardo, con i vestiti intrisi di sangue, ha caricato il corpo sull’auto per recarsi a casa di Ilaria verso le sei del mattino. Qui l’omicida l’ha immobilizzata, legata al letto picchiata e violentata più volte.
“Le avevo confessato cosa avevo fatto a suo fratello e dovevo eliminare anche lei”, ha confessato Riccardo.
Stando sempre alle rivelazioni del giovane omicida, Riccardo, infine, è  tornato a casa dove avrebbe confessato ai genitori il folle gesto, prima di recarsi al Commissariato per costituirsi.

Il carcere e l’arma del delitto

Ora Riccardo è rinchiuso dalle prime ore dell’alba nel V reparto all’interno del carcere di San Vittore ed è sorvegliato a vista. Sarà interrogato domani mattina  dal gip Stefania Donadeo. Il pm Cecilia Vassena nella richiesta di convalida dell’arresto ha contestato al giovane l’omicidio volontario e la violenza sessuale e al momento nessuna aggravante. Intanto si sta cercando l’arma del delitto, cioè il coltello con cui Bianchi ha assassinato Gianluca e per questo sono stati posti sotto sequestro l’appartamento dove viveva la sua ex, Ilaria Palummieri, e l’auto dello stesso Bianchi.

 

Nessun movente

Per ora rimane un mistero il movente del duplice delitto. Riccardo Bianchi ha raccontato la sua versione, ma alcuni particolari restano lacunosi. Gli inquirenti sembrano escludere l’ipotesi che Riccardo abbia assunto sostanze stupefacenti prima degli omicidi.

Il padre di Gianluca e Ilaria urla sotto la casa del killer
Il padre dei due fratelli assassinati è sconvolto. Evidentemente non ce l’ha fatta a sopportare una tragedia immane come  la perdita dei figli, e si è recato questa mattina alle 8 e trenta sotto l’abitazione
di Riccardo Bianchi. Ha urlato la sua rabbia contro quel killer che a distanza di poche ore ha cancellato la vita dei suoi due figli. Ragazzi con i quali il padre non andava molto d’accordo, visto che dopo la morte della madre avvenuta un anno fa si erano trasferiti ad abitare da soli perchè evidentemente c’erano delle incompatibilità. Forse sono anche questi particolari che riaffiorano nella mente di un uomo che in preda alla disperazione sente di aver perso la gioia della sua vita, perchè questo rappresentano i figli per la maggior parte dei genitori, a prescindere.
Poi Giovanni, che coordina un gruppo di bodyguard che lavorano nelle discoteche, è tornato sui suoi passi ed ha tentato di entrare nel palazzo dell’assassino verso le 11,30.  Un condomino ha tentato di sbarrargli la strada ma Giovanni ha reagito e così alcuni vicini avvertiti dal frastuono hanno chiamato una volante che è intervenuta sul posto evitando il peggio.

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