Sversamento greggio: cittadini depositano esposto in Procura

GENOVA – Un esposto sull’incidente del 17 aprile in cui la rottura di una condotta Iplom provocò un ingente sversamento di greggio nei rii Pianego e Fegino e nel torrente Polcevera è stato depositato in Procura attraverso i loro avvocati dagli abitanti di Fegino.

“L’esposto – spiega Antonella Marras, presidente del Comitato spontaneo cittadini di Borzoli e Fegino – oltre alla preoccupazione sugli effetti che lo sversamento potrebbe avere procurato all’ambiente e alla salute e per la pericolosità dell’oleodotto stesso, vuole mettere in luce anche altri aspetti come la presenza del deposito di idrocarburi in un contesto urbano preesistente al deposito stesso e per il quale non esiste certezza che gli enti competenti abbiano valutato l’impatto secondo nuovi livelli di sicurezza”. Per questo nel plico indirizzato al procuratore capo Francesco Cozzi e depositato il 29 giugno, gli avvocati Valentina Antonini e Piera Sommovigo hanno allegato segnalazioni per i miasmi derivanti da dispersione di idrocarburi che, nel tempo, hanno fortemente “limitato la qualità della vita delle persone ivi residenti – si legge in una nota del Comitato – e che sono state forse sottovalutate da chi competente a intervenire”. Il documento è corredato da referti e documenti di ricovero di quanti la sera del 17 aprile e nei giorni successivi si sono recati al pronto soccorso o all’ambulatorio mobile della Asl 3 con malesseri insorti dopo aver respirato le esalazioni provenienti dagli idrocarburi che galleggiavano sui torrenti, ma anche da atti ufficiali di Comune e Municipio e da una relazione tecnica del giurista ambientale Marco Grondacci. Nel documento si evidenzia infine la “mancanza di informazioni sui comportamenti da tenere in caso di incidente alla luce del fatto che Iplom è una azienda a rischio incidente rilevante con potenziali ripercussioni sull’incolumità dei residenti”.

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