Fisco: sequestrati 4 milioni a Mascellani ex patron basket Ferrara

FERRARA – Dopo mesi di indagini da parte della Procura e della Guardia di Finanza di Ferrara per bancarotta fraudolenta, scatta ora il sequestro preventivo di 4 milioni di euro, in liquidità e titoli, nei confronti di Roberto Mascellani, imprenditore ferrarese, ex amministratore delegato della società Magazzini Darsena, società di costruzioni fallita nel 2013.

Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Ferrara accogliendo la richiesta della stessa Procura e delle Fiamme Gialle. Mascellani, imprenditore conosciutissimo a Ferrara e non solo, patron del ‘grande basket’ fino al 2010 (nella sua gestione il Basket Club Ferrara giocava in serie A ed ha avuto come sponsor anche Carife, la vecchia banca cittadina oggi fallita) risulta indagato per bancarotta fraudolenta e il sequestro preventivo è uno dei primi atti concreti delle indagini a suo carico.

Le indagini, in corso da tempo, furono avviate in seguito ad alcune incongruenze segnalate dalla curatela della società – spiega una nota della Guardia di Finanza – e poi si sono concentrate su ingenti quanto ingiustificati finanziamenti, risalenti nel tempo, concessi dalla società fallita ad un’altra società controllante e solo parzialmente restituiti. E proprio su questi movimenti si è concentrata l’attenzione degli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Ferrara i quali, attraverso l’esame dei flussi finanziari di tutte le imprese collegate alla Magazzini Darsena hanno accertato che una consistente parte delle somme prestate e non restituite era stata fatta confluire su conti fiduciari intestati a terzi. I successivi accertamenti, condotti anche con il ricorso all’assistenza dell’Autorità giudiziaria elvetica, hanno consentito di appurare che i fondi distratti sono prima confluiti in un conto di una società svizzera nella esclusiva disponibilità dell’indagato; poi sono stati fatti rientrare in Italia attraverso una società fiduciaria e rintracciati presso due distinti istituti di credito dove sono stati sottoposti a sequestro preventivo in quanto parte del profitto del reato di bancarotta fraudolenta commesso a danno dei numerosi creditori della società dissestata.

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