Cucchi: entro l’anno prevista conclusione inchiesta-bis

ROMA – Dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno l’inchiesta-bis della Procura di Roma sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini sei giorni dopo l’arresto per droga effettuato dai carabinieri.

Il 18 ottobre e’ prevista l’udienza in sede di incidente probatorio, davanti al gip Elvira Tamburelli, per l’esame della perizia medico-legale che ha ritenuto l’epilessia la causa piu’ probabile del decesso di Cucchi e che ha escluso un nesso di causalita’ tra il pestaggio subito da Stefano nella notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009 nella caserma della stazione Appia dei carabinieri e la morte. Le parti, con i loro consulenti si confronteranno sul punto. Poi gli atti verranno trasmessi dal giudice al pm Giovanni Musaro’ che assieme al Procuratore Giuseppe Pignatone dovra’ decidere sulla posizione dei cinque carabinieri sotto inchiesta, tre per lesioni personali aggravate e abuso d’autorita’ e due per falsa testimonianza.  

La perizia ha valutazioni politiche

“Le valutazioni di questa perizia sono politiche e spetta ai giudici tirare le somme su di esse”. Cosi’ l’avvocato Fabio Anselmo, legale storico della famiglia Cucchi, commenta il giorno dopo il deposito della perizia disposta dal gip di Roma nell’ambito dell’inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi. Per Anselmo “i dati scientifici di dirompente novita’ rispetto alle precedenti perizie e consulenze sono due: viene riconosciuto il fatto che L3 (vertebra sacrale, ndr) sia stata lesionata da una frattura recente in occasione dei traumi subiti da Stefano il 15 ottobre 2009; e viene riconosciuto che da questa frattura e’ derivata una lesione neurologica vescicale che ha formato il globo che lo ha portato alla morte”. Per il legale della famiglia Cucchi, quindi “il riconoscimento della validita’ scientifica di questi due elementi sara’ l’architrave scientifica su cui verro’ fatto un processo giusto per omicidio preterintenzionale. Il prossimo 18 ottobre con l’esame in udienza dei periti finira’ l’incidente probatorio e il pallino tornera’ alla procura”.

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