Tra lavoro e affitti in nero. Sequestrati 82 milioni di euro

ROMA – Contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, sono state concluse 2.350 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 7635 interventi fra verifiche e controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali.

Le attività esperite nel contrasto all’evasione fiscale hanno portato alla denuncia di 1.410 responsabili per reati fiscali (di cui nr. 10 in stato di arresto), per aver utilizzato o emesso fatture false (246 violazioni), per aver omesso di presentare la dichiarazione (nr. 360 violazioni) e per aver occultato o distrutto le scritture contabili (243 violazioni) ed hanno consentito di sequestrare disponibilità patrimoniali e finanziarie – per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali – per oltre 82 milioni di euro e di avanzare proposte di sequestro per oltre 765 milioni di euro. E’ quanto emerge dal bilancio 2016 della guardia di finanza. Notevole impegno è stato riversato nella lotta all’evasione fiscale internazionale, con l’esecuzione di 242 interventi, per la maggior parte riconducibili a soggetti, persone fisiche e giuridiche, che hanno dichiarato fittiziamente la propria residenza all’estero, nonché alla individuazione di casi di elusione delle norme tributarie, di norma attuati attraverso schemi e condotte sofisticati e complessi. Al fine di contrastare fenomeni di evasione immobiliare, sono stati effettuati oltre 700 interventi, volti ad individuare casi di affitti in nero, nonché di cessioni e di acquisti di immobili per importi diversi da quelli dichiarati.

Relativamente alle attività economiche “sommerse”, ovvero svolte totalmente “in nero”, anche grazie al sempre più frequente ricorso a piani coordinati di controllo, calibrati sulle singole realtà territoriali e mirati al contrasto delle forme di abusivismo e del lavoro irregolare, sono stati individuati 942 evasori totali, 1.421 lavoratori in nero e 1.346 irregolari, impiegati da 481 datori di lavoro. Il controllo economico del territorio (51.112 interventi), che punta a prevenire e contenere fenomenologie evasive diffuse che, seppur di minore rilievo, potrebbero essere sintomatiche di violazioni di maggior spessore, è stato assicurato attraverso attività ispettive speditive, tra le quali si segnalano i 37.536 controlli strumentali, i 10.600 controlli sul trasporto delle merci su strada (di cui 2.477 nel settore della circolazione dei prodotti sottoposti ad accise), i 1.385 controlli in materia di indici di capacità contributiva. Nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi sono state scoperte 436 violazioni, che hanno portato alla denuncia di 55 soggetti responsabili di reati in materia di prodotti energetici, di cui 7 tratti in arresto. A fronte di 123 interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, sono stati rilevati 49 casi di irregolarità. Nel quadro della più ampia azione diretta al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità si innestano le attività che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse. In tale ambito, sono stati effettuati 442 interventi presso sale giochi e centri di scommesse, nel corso dei quali sono stati riscontrati 134 casi di irregolarità. Complessivamente sono stati verbalizzati 453 soggetti. 

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