Expo, il sindaco di Milano Sala indagato per turbativa d’asta

MILANO  – Turbativa d’asta su un appalto per il verde di Expo e l’accusa di falso materiale e ideologico per aver retrodatato un atto relativo all’appalto della ‘Piastra’, che consentì di cambiare in corsa due componenti della commissione aggiudicatrice, ritenuti incompatibili.

Sono queste le accuse mosse dalla Procura generale di Milano, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, nei confronti del sindaco di Milano ed ex commissario di Expo Giuseppe Sala. La nuova accusa per il primo cittadino riguarda la fornitura di 6000 alberi per il sito di Rho Pero per un costo di 4,3 milioni di euro. Gara vinta dalla Mantovani, la stessa società che si è aggiudicata al massimo ribasso anche la gara del valore di 272mila euro della Piastra. I pm della Procura di Milano, che avevano indagato sulla vicenda, avevano chiesto l’archiviazione (respinta dal gip Andrea Ghinetti) per il fascicolo e non avevano indagato Sala e altre persone, che invece il sostituto pg Felice Isnardi, dopo aver avocato a sè l’inchiesta, ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati. I pm nel 2016 avevano solo accennato alla vicenda relativa al verde di Expo dicendo che era stato un appalto assegnato in modo “improprio” con “affidamento diretto” alla società Mantovani.

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