Rogo alla stazione Tiburtina. Si fa strada l’ipotesi del dolo. L’indagine continua

ROMA – Sono ancora notevoli i disagi conseguenti al rogo che si è sviluppato ieri mattina a Roma alla stazione Tiburtina. Questa mattina il servizio di metropolitana B è ripreso regolarmente, ma a Termini il caos si è comunque fatto sentire con ritardi di almeno due-tre ore sulle partenze dei treni.

Inevitabili le lunghe file ai box di informazione e alle biglietterie, come pure le ripercussioni e le restrizioni al traffico ferroviario previste per i prossimi giorni. In mattinata la situazione è precipitata quando un gruppo di circa 100 pendolari ha invaso i binari della stazione di Orte Scalo, bloccando un convoglio Frecciargento in arrivo allo scalo. Le Ferrovie dello Stato hanno smentito l’accaduto parlando non di un assalto al convoglio  ma solo di “una ressa per salire a bordo”. È quanto afferma anche l’assessore regionale alle Politiche per la Mobilità e il Trasporto Pubblico Locale del Lazio, Francesco Lollobrigida. “Torno a dichiarare pertanto – continua l’assessore – quanto già detto in precedenza: la situazione è difficile ma sotto controllo e il sistema ha sopportato l’emergenza che si è venuta a creare all’indomani dell’incendio che ha colpito la stazione Tiburtina di Roma”.  “Auspico – ha concluso Lollobrigida – che la situazione torni alla normalità nel più breve tempo possibile, confidando anche nella collaborazione dei media affinchè le informazioni trasmesse siano corrette e puntuali, nell’interesse dell’utenza”.

Luciano Nobili, portavoce romano di Alleanza per l’Italia, il partito guidato da Francesco Rutelli ha definito “incredibile” quanto accaduto a Roma “é un fatto inedito ed é la prima volta, infatti, nonostante le grandi trasformazioni degli anni del Giubileo, che la Capitale conosce un incidente cosí grave nel cantiere di una importante opera pubblica dal fondamentale valore strategico ed é fondamentale che vengano rapidamente accertate cause e responsabilità dell’accaduto”.

Proseguono intanto le indagini e per ora si tengono in considerazione tre ipotesi tra cui l’origine dolosa dell’incidente, oltre al cortocircuito e alla cattiva manutenzione degli impianti.
Tuttavia si sta concretizzando in queste ore,  l’ipotesi che si sia trattato essenzialmente  di un malfunzionamento di un impianto, oltre al fatto che non siano state rispettate le più elementari norme anticendio. Negli ambienti investigativi si sottolinea la necessità di attendere ancora alcuni giorni per avere i risultati dei rilievi tecnici ancora in corso. La procura di Roma ha aperto oggi un fascicolo ed è attesa anche un’informativa da parte dei vigili del fuoco.

Sempre Luciano Nobili di API ha stigmatizzato inoltre la gravità di un mancato monitoraggio dei fumi cancerogeni che si sono levati dalla stazione e hanno investito, con i loro effetti nocivi (probabilmente contengono un tasso molto alto di diossina), un intero quadrante della città. Ha inoltre aggiunto che se l’incidente fosse accaduto di giorno probabilmente si sarebbe di fronte ad una tragedia ed ha invitato il Sindaco Alemanno a farsi carico delle sue responsabilità.

Dal canto suo Alemanno ha voluto sottolineare l’importanza di risalire quanto prima alle responsabilità di questo incidente, soprattutto in vista dei grandi problemi di mobilità che si ripercuoteranno sulla città di Roma ma ovviamente anche in tutta Italia. Ha inoltre chiesto che le Ferrovie dello Stato ripaghino gli investimenti e i costi subiti in modo da ridurre il più possibile i disagi dei cittadini.

Nel frattempo il Codacons sta invitando i passeggeri ad attivarsi per chiedere il giusto risarcimento a Trenitalia.
Insomma tra un esasperante rimbalzo di responsabilità intanto l’intero sistema dei trasporti ferroviari del Paese continua a essere semiparalizzato e i viaggiatori bloccati nelle stazioni di tutta Italia. A tal proposito sempre dall’API è stata annunciata un’interrogazione parlamentare. E’ stato richiesto al ministro Matteoli di riferire in Parlamento per spiegare le cause dell’incendio, l’ingestibilità della situazione che ha bloccato un intero Paese e le misure prese a favore dei viaggiatori.

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