ROMA – Un solo proiettile ha raggiunto Edoardo Sforna al petto, provocandone la morte. Gli altri tre sparati dalla pistola del killer sono andati a vuoto. È quanto ha stabilito l’autopsia sul corpo del diciottenne ucciso martedì scorso davanti la pizzeria Jolly di Morena, frazione di Roma, secondo quanto si apprende in ambienti investigativi. Sembra quindi cadere l’ipotesi che l’assassino volesse in realtà solo ferire il giovane alle gambe. Non sono stati trovati altri proiettili o lesioni provocate da essi nel cadavere del ragazzo.
Nel frattempo i testimoni che hanno visto l’assassino di Edoardo Sforna e il suo complice che l’attendeva su uno scooter hanno fornito dei due una descrizione molto sommaria, ovvero non ancora l’identikit che gli investigatori stanno cercando di definire. È quanto si apprende nell’ambito delle indagini. I testimoni sarebbero almeno due: si tratta di persone che si trovavano nei pressi dell’accesso al locale quando il killer è arrivato su uno scooter guidato da un altro uomo.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati, che lavorano sul caso assieme ai colleghi della compagnia di Castel Gandolfo, stanno scandagliando la vita del ragazzo assassinato. Non essendo finora emerse ombre di alcun tipo o frequentazioni pericolose di Sforna, si cerca di capire quale sia stato il picco di criticità, il punto in cui l’esistenza del giovane si è incrociata con quella della persona che poi l’ha ucciso. Ogni segmento delle giornate di Dodo – come lo chiamavano gli amici – viene esaminato, ogni luogo abituale battuto: la piscina dove lavorava come bagnino, la pizzeria per la quale faceva consegne part time – e dove è stato ferito a morte – il centro della Croce Rossa in cui svolgeva attività di volontariato. Qualcosa si spera di ricavare dallo scooter bruciato ritrovato a Roma Sud, che molto probabilmente è quello usato per l’omicidio. Il mezzo verrà esaminato dagli esperti del Ris.
Roma. 18enne ucciso. Probabile movente: una lite nelle utlime 48 ore
I carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati scavano soprattutto nelle ultime 48 di vita di Edoardo Sforna, il 18enne ucciso martedì sera a Morena, borgata di Roma, alla ricerca del possibile movente dell’ omicidio. Un diverbio, magari per motivi di viabilità durante una consegna – il giovane lavorava come fattorino della pizzeria davanti a cui è stato ferito – che avrebbe provocato una reazione abnorme da parte della persona con cui Dodo si era scontrato.
Un contrasto occasionale trasformatosi nella ragione di un delitto. Il computer che Sforna teneva in casa è stato acquisito dagli investigatori in cerca di informazioni utili. Per il momento non viene confermata, dagli investigatori, la notizia, pubblicata da alcuni quotidiani, di un messaggio di minacce postato sul profilo Facebook di Edoardo. Gli investigatori attendono i risultati dell’autopsia compiuta al Policlinico di Tor Vergata, dove il ragazzo è morto dopo il ricovero. I medici legali dovranno chiarire, tra le altre cose, il tipo di ferite provocate dal proiettile – o dai proiettili – che hanno colpito Sforna. Secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, resta in piedi l’ipotesi che il killer non volesse uccidere Edoardo, ma solo ferirlo alle gambe, e che per errore o per una strana traiettoria il colpo sia arrivato al torace. «Se la volontà era di ammazzarlo, non mi sembrano dei gran professionisti», commenta una fonte vicina all’indagine.
Trovato scooter e due caschi. Minaccia su Facebook. Stasera fiaccolata
A circa 4 chilometri dalla pizzeria Jolly di Morena, dove Edoardo Sfrorna di 18 anni è stato ucciso a colpi di pistola, è stato ritrovato uno scooter bruciato con due caschi, anche questi dati alle fiamme. Potrebbe essere la stessa moto e gli stessi caschi utilizzati dai due killer che martedì scorso hanno freddato il giovane Edoardo al centro commerciale di Morena, quartiere sud della capitale.
Quanto ritrovato è stato posto sotto sequestro e gli esperti del Ris sono già al lavoro per risalire al numero del telaio del mezzo.
Intanto questa sera è stata organizzata una fiaccolata in memoria di Edoardo Sforna, il giovane 18 enne assassinato senza sia emerso un motivo plausibile, almeno per ora. La fiaccolata partirà da Via Casal Morena 102, dove abitava Edoardo e terminerà davanti alla Pizzeria Jolly, luogo del tragico omicidio. Anche i genitori della vittima parteciperanno all’iniziativa.
Minaccia su facebook
Nonostante non siano emersi indizi sull’eventuale movente del delitto sulla pagina di Facebook era apparso un messaggio inquietante, ora al vaglio degli inquirenti. “Te devi fa’ una vagonata de cazzi tua!!!” era stato scritto sulla bacheca di “Dodo” come lo chiamavano gli amici. Ora gli uomini dell’Arma dovranno capire se questa affermazione sia l’espressione colorita di un amikco oppure sia stata scritta per rappresentare una vera e propria minaccia.