Mafia. Ucciso ex boss. Fu condannato per la strage di Via D’Amelio

PALERMO – Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato ieri sera  dentro una microcar in una delle strade periferiche di Palermo. La vittima è il boss Giuseppe Calascibetta, , 60 anni, l’ex capo mandamento della cosca Santa Maria di Gesù di Palermo, che si trovava in regime di sorveglianza speciale dopo aver trascorso dieci anni in carcere per la strage di Via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo è stato freddato da un sicario mentre stava rincasando con la sua piccola vettura. L’assassino ha sparato diversi proiettili calibro 765 che l’hanno colpito al volto.
Tuttavia al momento non ci sono testimoni che abbiano assistito al fatto. A chiamare i soccorsi è stato un passante che ha pensato che l’uomo all’interno dell’auto si fosse sentito male.

Calascibetta attualemte gestiva un azienda di gesso. Alcuni pentiti lo indicarono come l’uomo che ospitò nella sua abitazione i boss che pianificarono la strage che uccise il giudice Borsellino. Ma questo fatto non è sufficiente per chiarire il movente di questo delitto. E non è detto che questo possa essere interpretato come una resa dei conti, forse per uno sgarro, o addirittura l’inizio di uno scontro tra faide. Per questo gli inquirenti hanno interrogato per tutta la notte parenti e conoscenti di Giuseppe Calascibetta.

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