Tarantini. Spunta la pista degli appalti e il coivolgimento Finmeccanica

BARI – Continuano le indagini su Gianpaolo Tarantini, Gianpi per gli amici. Oltre ai legami assodati con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la Procura di Bari ha deciso di aprire un nuovo filone d’inchiesta.

Questa volta nel mirino dei magistrati vi sarebbero una decina di appalti dai quali emergono alcune ipotesi di reato, tra le quali  associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta.  Appalti che coinvolgerebbero anche la Finmeccanica, attraverso la società SelProc, che avrebbe favorito l’assegnazione di contratti  all’imprenditore pugliese Enrico Intini, il quale a sua volta, avrebbe concesso contratti al Tarantini. Si parla di ben 12 appalti, per un valore complessivo di circa 51 milioni di euro. Nessuno di questi appalti, però, è mai stato assegnato a Enrico Intini, che avrebbe dovuto essere favorito dal rapporto confidenziale Tarantini-Berlusconi.
Sulla vicenda si è espresso anche Pierluigi Guarguaglini, presidente di Finmeccanica, che ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Messaggero ricostruendo con precisione la circostanza: “Saranno state le 18.30 del 15 dicembre 2008. Ero alla casa dell’Aviatore, a una riunione dell’Aeronautica. Mi chiama Berlusconi e mi chiede se potevo fare entrare una società del gruppo intini nella Sel Proc Srl. Risposi subito di no, al telefono, di getto. La Sel Proc era al cento per cento di aziende del gruppo Finmeccanica, come poteva far entrare un imprenditore esterno”. E poi aggiunge: “In azienda non ho mai sentito parlare di Tarantini, ho letto che aveva un contratto di consulenza, qualcosa doveva pur dire per giustificare i soldi che prendeva”.  

Gli appalti in questione al vaglio degli inquirenti  riguardano l’ampliamento della rete Isoradio sulla A24, A25 e A14, del valore di circa 2,3 milioni di euro, la fornitura di strutture abitative e di emergenza in caso di terremoto e di strumenti per la localizzazione ad onde radio, per un valore di quasi 8 milioni, la costruzione della dorsale in ponte radio sempre per la Protezione Civile, del valore di oltre 22 milioni di euro, la fornitura di servizi e beni di consumo per i terremotati dell’Aquila, per circa 18 milioni di euro.
Sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati c’è un incontro  avvenuto il 21 gennaio 1009 all’Hotel De Russie, a Roma, nel quale sarebbe stato discusso un appalto da 55 milioni di euro, da sezionare in appalti minori per poter fare vincere le relative gare agli amici di Tarantini.
All’incontro avrebbero partecipato lo stesso Tarantini, Lea Cosentino in qualità di direttore generale della Asl di Bari, Rino Metrangolo  manager Finmeccanica che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni  e gli imprenditori Enrico Intini e Cosimo Catalano.
Nelle intercettazioni effettuate dalla Guardia di Finanza, vi sarebbe registrata l’intera riunione.

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