CASERTA – Il territorio della Costiera Amalfitana è altamente esposto a rischi idrogeologici.
La conformazione dei paesini, costruiti a ridosso di costoni di roccia, e l’incuria delle istituzioni locali, hanno di fatto contribuito a rendere quel territorio definito dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, un luogo pericoloso. Le amministrazioni denunciano il fatto alla stampa, tuonano contro il Governo, ma hanno difficoltà a impedire episodi di abusivismo edilizio.
Alcuni giorni fa, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno hanno sottoposto a sequestro preventivo un’area di 17mila mq, nel Comune di Vietri sul Mare. Nello stesso posto dove era stato costruito, e poi abbattuto, l’hotel Fuenti, si sta costruendo un edificio disposto su nove livelli per 30mila mc di volumetria, equivalenti a 100 appartamenti di 100 mq. Le misure cautelari reali sono state estese anche ai 3mila mq di spiaggia su cui era stata installata una struttura in legno su tre livelli fissata con plinti in cemento al posto di una struttura stagionale precaria ed amovibile, così come previsto dalla legge. “Si tratta di una gigantesca speculazione edilizia (…) in una zona di tutela naturale dove dovrebbe vigere l’assoluto divieto di qualsiasi edificazione, sia pubblica che privata”, si legge in una nota della Guardia di Finanza.
L’opera curata dalla Turismo Internazionale srl è stata bloccata in fase di ultimazione dei lavori. Dante Mazzitelli, socio della srl, in una conferenza stampa ha manifestato sorpresa verso la faccenda. La costruzione, ha detto, farebbe parte di un progetto più ampio per il recupero e la riqualificazione dell’area dopo l’abbattimento del eco-mostro. L’intervento dell’area è stato già oggetto di attenzione investigativa della Procura di Salerno, con indagini condotte da diversi magistrati, poi risoltesi in altrettanti provvedimenti di archiviazione, ha aggiunto.
Il progetto fu approvato nel 2004 da una Conferenza di Servizi presso la Regione Campania alla presenza anche delle associazioni ambientaliste. Il Presidente di Legambiente Campania, Michele Bonomo, ha dichiarato di aver partecipato alle riunioni per dare vita al progetto di riqualificazione e di rimanere stupito sulla faccenda del sequestro: “La Guardia di Finanza è molto rigorosa nei suoi controlli, difficile mettere in dubbio i risultati dell’indagine. Mi sembra molto strano che i titolari abbiano fatto qualcosa in deroga alle norme, sapevano bene di avere i riflettori puntati addosso”. Il sequestro di oggi, seppur preventivo, smuove delle incongruenze fra quanto disposto e autorizzato dalle istituzioni e quanto rilevato dalla magistratura.