Nave Costa. Gabrielli: “Probabile presenza di clandestini a bordo”



ROMA – “Potrebbero esserci stati clandestini a bordo di Costa Concordia”. Queste le parole pronunciate oggi durante la conferenza stampa dal delegato all’emergenza Franco Gabrielli, che basa le sue affermazioni ipotizzando che alcune persone imbarcate non sarebbero state registrate.

Non è poi così difficile arrivare ad una conclusione simile, visto che su 12 vittime solo otto hanno un nome e cognome, mentre le altre non sono state neppure identificate. E se così fosse la situazione sarebbe ancor più grave di quanto si pensa. Significherebbe che all’interno di questi pachidermi del mare si potrebbe celare una pratica sconosciuta fatta di persone fantasma a cui è stata data l’opportunità di eludere  le formalità d’imbarco e le cui responsabilità ricadrebbero  sulle compagnie marittime e sulle autorità preposte ai controlli. Passeggeri non registrati e forse anche personale non registrato visto che la maggior parte della manovalanza viene da paesi poverissimi.
Anche per questo motivo uno speciale pool della Polizia scientifica è sull’Isola del Giglio per procedere alle identificazioni dei cadaveri che vengono recuperati all’interno di Costa Concordia. Il pool, proveniente da Roma, è in grado di effettuare qualsiasi tipo di test specifico non ultimo quello del dna su cadaveri irriconoscibili per l’avanzato stato di decomposizione.

Intanto, sempre Gabrielli, annuncia che l’Arpat sta monitorando con un prelievo giornaliero lo specchio di mare attorno al relitto di Costa Concordia e ha rilevato  elementi tensioattivi da detersivi e sostanze clorurate significative ma non preoccupanti. Lo ha detto il commissario delegato all’emergenza, Franco Gabrielli, nel briefing quotidiano all’isola del Giglio. Accanto all’Agenzia regionale per l’ambiente della Toscana è sceso in campo anche l’Ispra del Ministero dell’Ambiente che effettuerà assieme all’Arpat test e monitoraggi quotidiani. Secondo quanto appreso è al vaglio lo studio di alcune contromisure per arginare eventuale inquinamento. L’attenzione è rivolta ovviamente alla presenza di idrocarburi ma anche alla presenza di sostanze tossiche.

 

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