GROSSETO – Emergono nuovi inquietanti elementi sulla perizia tossicologica su Francesco Schettino, il comandante della Nave Costa Cobcordia naufragata il 13 gennaio scorso vicino all’Isola del Giglio.
Tutto fa escludere che Schettino abbia assunto stupefacenti, anche se sulla parte esterna del capello risulta una contaminazione quasi impercettibile da cocaina. È quanto si apprende da fonti inquirenti sulla perizia da cui risulta che Schettino non ha comunque assunto la sostanza stupefacente. La Procura di Grosseto deve ancora ricevere la relazione formale sulla perizia svolta presso l’Università Cattolica di Roma. Ma al momento, da prime comunicazioni informali, i magistrati inquirenti avrebbero, appunto, appreso che dai campioni biologici di Schettino non risulta consumo di droghe, e in particolare di cocaina. La modestissima presenza di tracce di droga verrebbe attribuita al possibile sfioramento dei capelli di Schettino da parte di qualcuno che aveva maneggiato cocaina.