Caso Ruby. Entra in scena l’amica brasiliana: “è una furbissima bugiarda”

ROMA – Ruby sarebbe una “furbissima bugiarda”. E’ questo quanto ha riferito a L’Espresso, Michele Coincecao, la brasiliana di 32 anni che secondo quanto riporta il settimanale ha telefonato al premier la sera del 27 maggio per chiedergli di intervenire per far rilasciare Ruby, che si trovava in questura a Milano.

“Ruby voleva andare solo in tv, – dice la donna brasiliana –  cercava il successo a tutti i costi  tanto che  un giorno mi ha mostrato le foto di Noemi su una rivista e mi ha detto: ‘Vedi? lei è diventata famosa solo perchè è stata da Berlusconi”. Michele racconta di aver ospitato nella sua casa la giovane marocchina per un mese e di avere  la certezza  che  avesse iniziato a fare la escort. “Lei – afferma sempre Michele –  si è presentata con un sacco di bugie. Mi disse: ho 20 anni, mia madre è una cantante brasiliana, mio papà è egiziano e mi hanno rubato i documenti. E poi racconta: “Me l’ha presentata un pierre di una discoteca dicendomi subito che era stata a casa di Berlusconi. L’ho ospitata a casa mia perchè lavorava come ragazza immagine per Lele Mora e mi fidavo di lei perchè conosco lui”. Michele dice anche che quella sera del 27 maggio chiamò Berlusconi perchè  lo conosceva da tempo e il presidente le aveva lasciato il numero di un suo cellulare. Per quanto riguarda le festine a luci rosse, Michele avrebbe detto che si è trattato di cene normalissime. Insomma Ruby – secondo l’amica – si sarebbe inventata tutto.

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