ROMA – Una maxi multa per oltre 81 milioni di euro è stata recapitata a 16 aziende di cosmetica.
La sanzione è stata decisa oggi dall’Antitrust che ha imputato a un pool di società, tra le quali figurano grandi case come la Unilever Italia, Colgate-Palmolive, Procter and Gamble e Johnson & Johnson, accusate di essersi coordinate sugli aumenti dei prezzi di listino trasmessi alla Grande Distribuzione Organizzata. All’intesa avrebbe partecipato anche l’Associazione Italiana dell’Industria di Marca – Centromarca – che, assicurando costantemente un’organizzazione di supporto, logistica e informativa ai produttori di cosmetici, ha facilitato significativamente il coordinamento delle strategie commerciali tra questi.
L’illecita operazione che somiglia a un vero e proprio “cartello” è stata individuata grazie all’autodenuncia della multinazionale Henkel, che ha così beneficiato dell’esenzione della sanzione, si è realizzato attraverso un costante e pervasivo scambio di informazioni sulle principali variabili concorrenziali: dagli aumenti dei prezzi di listino dei prodotti per la cura personale (quali saponi, detergenti, profumi, creme, dentifrici) alle condizioni di negoziazione con gli operatori della distribuzione. Il risultato è stato un allineamento generalizzato e costante degli aumenti dei prezzi di listino comunicati agli operatori della GDO, normalmente superiore al tasso di inflazione annuale. La multa è stata inflitta a Unilever Italia Holdings, Colgate-Palmolive, Procter&Gamble, Reckitt-Benckiser Holdings (Italia), Sara Lee Household & Body Care Italy, L’Oreal Italia, Società Italo Britannica L.Manetti-H.Roberts & Co, Beiersdorf, Johnson & Johnson, Mirato, Paglieri Profumi, Ludovico Martelli, Weruska&Joel, Glaxosmithkline Consumer Healthcare, Sunstar Suisse e all’Associazione Italiana dell’Industria di Marca – Centromarca.
Inoltre per Colgate-Palmolive e Procter&Gamble la sanzione è stata ridotta, rispettivamente del 50% e del 40%, perchè le due aziende hanno aderito al programma di clemenza dopo l’autodenuncia di Henkel con autonomi contributi di prova. Il coordinamento costante tra i produttori concorrenti si è realizzato anche al di fuori del contesto associativo con contatti continui diretti. L’obiettivo concordato, e realizzato, era un aumento di listino annuale che si collocasse al di sopra del tasso di inflazione annuale e totalmente slegato da corrispondenti aumenti dei costi di produzione. L’intesa durata almeno dal 2000 al 2007 è stata messa in atto da aziende che insieme detengono, per ciascuna categoria merceologica ricompresa nel settore della cura personale, una quota aggregata oscillante tra il 58% e il 92% delle vendite in valore.
La multa più salata è per l’Oreal-Italia che dovrà sborsare ben 26 milioni . Centromarca ha già annunciato ricorso al Tar poichè dice di non aver condotto nè facilitato alcun comportamento restrittivo della concorrenza.