Duplice omicidio Ostia, Alemanno: “Roma sotto attacco”. Il litorale nel terrore

Domani il sindaco dal ministro dell’Interno. Traffico di droga e scontro fra bande, è l’opinione del prefetto Pecoraro e del magistrato Capaldo

 

Roma è sotto attacco della criminalità organizzata. Lo ha affermato il sindaco Gianni Alemanno, questa mattina a margine di un evento a piazza Barberini. “Ho parlato con tutti nei mesi scorsi: è chiaro che c’è un attacco da parte della criminalità organizzata alla nostra città. Mi era stato detto che si trattava di episodi isolati e situazioni non di criminalità organizzata, ma questi tipi di letture mi sembrano ormai inaccettabili e insufficienti, siamo di fronte ad un’emergenza che va fronteggiata con misure drastiche”.

 

 

“Quello che chiederò al nuovo ministro dell’Interno e al capo della polizia – ha aggiunto Alemanno – è che Roma deve essere protetta da questi aggressori, non basta risolvere un caso isolato. Bisogna far sì che tutti i quartieri siano protetti. Ci sono bande territoriali che stanno crescendo e, attraverso il traffico della droga, si stanno connettendo alla criminalità organizzata. Dobbiamo evitare che nel 2011 ci sia un nuovo fenomeno come la banda della Magliana”. A quanto si apprende, domani in mattinata, il sindaco di Roma Gianni Alemanno incontrera’ il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, per discutere dell’emergenza criminalita’ nella capitale alla luce anche del duplice omicidio avvenuto ieri a Ostia.

 

IL TRAFFICO DI DROGA – Secondo il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, “I due omicidi di ieri sera mi preoccupano e non poco, si tratta di piccole bande che cercano di occupare il territorio per avere l’esclusiva sul traffico di droga o comunque per fatti connessi al traffico di droga”. Pecoraro però, invita a non fare allarmismi né a tirare fuori “leggende del passato”. “Non é vero che le vittime appartenevano alla banda della Magliana. La banda della Magliana oggi non esiste più – ha specificato – Questi soggetti sono stati implicati in fatti legati al traffico di droga che é stato per loro letale. Le vittime erano giovani, per essere collegati alla banda della Magliana avrebbero dovuto avere almeno 70 anni. Non sono cani sciolti ma neanche legati alla criminalità organizzata. E’ una sorta di consorterie dedite al traffico della droga e al gioco”. Il prefetto ha ribadito: “Non c’é criminalità organizzata. Non siamo né a Chicago né nel Far West”.

 

SCONTRO FRA GRUPPI CRIMINALI – Parla invece di criminalità organizzata Giancarlo Capaldo, responsabile della Direzione distrettuale antimafia che coordina le indagini sul duplice delitto. L’episodio di criminalità avvenuto a Ostia, secondo il magistrato, è la conseguenza di uno scontro tra due gruppi criminali molto forti. “Dall’esito delle indagini svolte fino ad oggi non e’ stato messo in luce alcun collegamento tra l’episodio di ieri e quanto avvenuto nella Capitale nei mesi scorsi”. E’ opinione di Capaldo che le vittime di ieri “siano due personaggi inseriti nel contesto della criminalità organizzata di un certo significato, non marginale e insediata a Roma nel traffico di droga e usura”. A giudizio del procuratore l’episodio di ieri deve essere ricollegato all’attività per ottenere il controllo del territorio con riferimento anche “ai grossi affari economici tra soggetti in conflitto tra loro”. Per quanto riguarda le indagini, vengono seguite insieme con lo stesso Capaldo dal pubblico ministero Carlo La Speranza con il quale collaborano i componenti di un gruppo interforze formato da poliziotti, carabinieri e guardia di finanza.

 

CITTADINI NEL TERRORE – “Siamo stanchi di vivere nella paura. Ieri quando abbiamo sentito gli spari ci siamo chiusi nel supermercato e abbiamo abbassato le serrande. Eravamo terrorizzati”. E’ il racconto di alcune persone che ieri si trovavano nel supermercato all’angolo di via Forni a Ostia, sul marciapiede di fronte al luogo dell’agguato. “Qui regna l’omertà – racconta un uomo nel vicino centro anziani – La gente ha paura e fa bene. E’ un posto pericolosissimo”. Il grande bar-tabacchi, dove è stato colpito a morte uno dei pregiudicati, è stato posto sotto sequestro dell’autorità giudiziaria. Accanto alle serrande abbassate sono stati sistemati tre grandi fasci di fiori dei parenti delle due vittime. Su uno è ben visibile un biglietto con su scritto: “Papà per sempre nel mio cuore”.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe