Torpignattara, due fermi per i presunti assassini

Due decreti di fermo sono stati stati emessi dalla magistratura romana per il duplice omicidio di un cittadino cinese di 31 anni e la figlia di nove mesi nel corso di una rapina a Roma. La tragedia e’ avvenuta il 4 gennaio scorso nel quartiere periferico di Torpignattara.

I due decreti di fermo sono stati emessi dai magistrati romani a carico di due maghrebini. Il provvedimento permettera’ le ricerche e l’individuazione dei due anche all’estero. l dna prelevato dalle tracce biologiche e’ stato determinante per l’identificazione dei due maghrebini accusati di aver ucciso il cinese Zhu Zeng e la figlioletta di 9 mesi. Lo hanno sottolineato i magistrati di piazzale Clodio ed i carabinieri nel corso della conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio per annunciare l’emissione del decreto di fermo, da parte del pm Anna Maria Teresa Gregori, per i due extracomunitari.

Importanti, allo stesso tempo, e’ stato ribadito, anche le immagini delle telecamere e le testimonianze. “Si e’ trattato di un episodio di rapina degenerata – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla – la donna cinese non ha fornito molti elementi a causa dello stato psico-fisico in cui versa attualmente”.

L’ufficiale dell’Arma ha ricordato le tappe della vicenda a cominciare dal ritrovamento delle borse, una, in un casolare, contenente 16 mila euro, l’altra, vicino allo scooter abbandonato dai killer, appartenente alla donna cinese e contenente effetti personali suoi e della figlia.

Nel corso dell’incontro con la stampa, al quale erano presenti anche il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, e i responsabili dei carabinieri Lorenzo Sabatino e Salvatore Cagnazzo, e’ stato sottolineato che ”le fughe di notizie sul caso hanno danneggiato le indagini” e che la delicatezza delle stesse ”mette in gioco la credibilita’ del Paese nei confronti della Cina”.

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